sostanze pericolose

Sostanze pericolose nelle AEE, prorogate alcune restrizioni

Il prossimo 1° marzo entrerà in vigore la modifica dell’allegato IV del dlgs n.27 del 4 marzo 2014, che attuava la direttiva 2011/65/UE, concernente le “restrizione sull’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) al fine di contribuire alla tutela della salute umana e dell’ambiente, compresi il recupero e lo smaltimento ecologicamente corretti dei rifiuti AEE”.

Quali AEE non devono contenere sostanze pericolose

Non devono contenere sostanze pericolose:

  • in dispositivi medici e agli strumenti di monitoraggio e controllo immessi sul mercato a decorrere dal 22 luglio 2014;
  • indispositivi medico-diagnostici in vitro immessi sul mercato a decorrere dal 22 luglio 2016;
  • gli strumenti di monitoraggio e controllo industriali immessi sul mercato a decorrere dal 22 luglio 2017.


Sostanze pericolose, le modifiche dell’allegato IV del dlgs n.27 del 4 marzo 2014

Con decreto del 16 gennaio 2023 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica attua in Italia due recenti direttive di modifica:

  • la direttiva delegata (UE) 2022/1631 della Commissione del 12 maggio 2022 modifica l’allegato IV della direttiva 2011/65/UE per quanto riguarda l’esenzione riguardante l’uso del piombo sia nei cavi e nei fili superconduttori di ossido di bismuto stronzio calcio e rame sia nelle pertinenti connessioni elettriche;
  • la direttiva delegata (UE) 2022/1632 della Commissione del 12 maggio 2022 modifica l’allegato IV della direttiva 2011/65/UE per quanto riguarda l’esenzione relativa all’uso di piombo in determinati dispositivi diagnostici per la risonanza magnetica per immagini.

Le modifiche:

Punto 48: Piombo nei cavi e nei fili superconduttori di ossido di bismuto stronzio calcio e rame (BSCCO) e piombo nelle connessioni elettriche con detti fili. Scadenza il 30 giugno 2027.

Sono aggiunti i seguenti punti al punto 27:

Punto 27c: Bobine non integrate per RMI, per le quali la dichiarazione di conformità del presente modello è rilasciata per la prima volta anteriormente al 23 settembre 2022. Scadenza il 30 giugno 2027.

Punto 27d: Dispositivi per RMI che comprendono bobine integrate, utilizzati nei campi magnetici entro una sfera di 1 metro di raggio intorno all’isocentro del magnete nell’apparecchiatura medica per la risonanza magnetica per immagini, per i quali la dichiarazione di conformità è rilasciata per la prima volta anteriormente al 30 giugno 2024. Scadenza il 30 giugno 2027.

Le ragioni della deroga risiedono nel fatto che la tecnologia non ha ancora trovato un sostituto per questo metallo pesante in alcune apparecchiature, come evidenziato nei considerando della direttiva (UE) 2022/1631 e 2022/1632 del 12 maggio 2022. Si è reso, dunque, necessario prorogare i divieti che erano stati previsti dalla disciplina e diretti a eliminare l’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Malattie Professionali

Malattie professionali, +44,3% di denunce a gennaio 2023

A gennaio 2023 aumentano le patologie professionali denunciate: sono state 4.756 (+44,3%). Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto nel primo mese del 2023 sono state invece 39.493 (-31,4% rispetto al gennaio 2022), 43 delle quali con esito mortale.

Malattie professionali, i dati Inail

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel primo mese del 2023 sono state 4.756, 1.460 in più rispetto allo stesso mese del 2022 (+44,3%). L’incremento è del 54,6% rispetto al 2021 e del 2,6% sul 2020.

I dati rilevati al 31 gennaio di ciascun anno mostrano incrementi nelle gestioni Industria e servizi (+44,8%, da 2.745 a 3.974 casi), Agricoltura (+39,1%, da 534 a 743) e Conto Stato (+129,4%, da 17 a 39). L’aumento delle denunce interessa tutte le aree del Paese: nord-ovest (+65,4%), centro (+58,7%), sud (+44,1%), nord-est (+37,3%) e Isole (+8,3%).

In ottica di genere si rilevano 926 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 2.504 a 3.430 (+37,0%) e 534 in più per le lavoratrici, da 792 a 1.326 (+67,4%). L’incremento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani (passate da 3.061 a 4.350, pari a un +42,1%) sia quelle dei comunitari, da 95 a 115 (+21,1%) e degli extracomunitari, da 140 a 291 (+107,9%).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare le tre malattie professionali denunciate, seguite dalle patologie del sistema respiratorio e dai tumori.

rischi psicosociali

Carico di lavoro alto e pressione del tempo: i rischi psicosociali sul Lavoro nelle PMI

Un rapporto europeo si sofferma sulla gestione dei rischi psciosociali sul lavoro nelle PMI. I rischi psicosociali e lo stress sul lavoro correlato rappresentano infatti una delle sfide principali con cui è necessario confrontarsi nel campo della Salute e della Sicurezza sul lavoro in quanto hanno considerevoli ripercussioni sulla salute delle singole persone, ma anche su quella delle imprese e delle economie nazionali.

Secondo un rapporto dell’EU-Osha, i due rischi psicosociali particolarmente frequenti siano l’elevato carico lavorativo e la pressione del tempo.

Condizioni di lavoro che comportano rischi psicosociali

  • carichi di lavoro eccessivi;
  • richieste contrastanti e mancanza di chiarezza sui ruoli;
  • scarso coinvolgimento nei processi decisionali che riguardano i lavoratori e mancanza di influenza sul modo in cui il lavoro viene svolto;
  • gestione inadeguata dei cambiamenti organizzativi, precarietà del lavoro;
  • comunicazione inefficace, mancanza di sostegno da parte dei colleghi o dei superiori;
  • molestie psicologiche e sessuali, violenza da parte di terzi.

I dati mostrano anche che, a causa della pandemia da Covid-19, i rischi psicosociali sono apparsi si sono intensificati proprio a causa della pandemia.

Nelle PMI

I lavoratori soffrono di stress quando le richieste della loro attività sono eccessive e più grandi della loro capacità di farvi fronte. Oltre ai problemi di salute mentale, i lavoratori sottoposti a stress prolungato possono sviluppare gravi problemi di salute fisica come le malattie cardiovascolari o i disturbi muscoloscheletrici.

Per le imprese gli effetti negativi possono essere una scarsa redditività complessiva, un maggiore assenteismo, il presenteismo (le persone continuano ad andare a lavorare quando sono malate e non possono essere efficienti) e un aumento dei tassi di incidenti e infortuni.

Le assenze tendono ad essere più lunghe di quelle dovute ad altre cause e lo stress lavoro-correlato può contribuire ad aumentare i tassi di prepensionamento. I costi per le imprese e la società sono considerevoli e vengono valutati in miliardi di euro a livello nazionale.

Misure di prevenzione per i rischi psicosociali

Le misure devono essere adeguate alla situazione specifica in azienda. Fra le più comuni: rielaborare i compiti e le funzioni, rivedere gli obiettivi annuali rendendoli motivanti, valutare e riconoscere il potenziale di ogni singolo lavoratore.

Altre misure riguardano invece la corretta gestione del personale, dirigere ricorrendo ad accordi sugli obiettivi, puntare su compiti diversificati, far partecipare, responsabilizzare, concedere margini di manovra, riconoscere il lavoro svolto.

Importanti misure riguardano il volume di lavoro, ad esempio pianificare in modo realistico il
lavoro e la tempistica, valutare periodicamente e ottimizzare i processi di lavoro, gli strumenti e le tecniche.

Sempre in un’ottica di prevenzione dei rischi sociali, è fondamentale suddividere il lavoro e i compiti in
modo equo tra tutti i lavoratori, collaborare ed incitare alla collaborazione, essere di
supporto ai collaboratori senza adottare uno stile di conduzione autoritario e impositivo,
curare la cultura aziendale elaborando delle direttive sui rischi psicosociali in generale.

dpi

DPI per le vie respiratorie, come fare la scelta giusta?

La scelta dei giusti Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) per le vie respiratorie è essenziale per proteggere la salute dei lavoratori. Ci sono molteplici fattori da considerare per scegliere i DPI giusti, come il tipo di agente contaminante, il livello di esposizione, l’attività svolta e il comfort del lavoratore.

Tutti i DPI per le vie respiratorie devono essere comunque conformi alle normative di sicurezza e devono essere stati testati e certificati per la protezione dalle sostanze in questione (dlgs.81/08). Inoltre, è importante che i DPI siano indossati correttamente e sostituiti regolarmente, in base alle indicazioni del produttore e alle normative vigenti.

Il tipo di agente contaminante

Il primo passo per scegliere i dispositivi di protezione giusti per le vie respiratorie è quello di identificare il tipo di agente contaminante a cui il lavoratore potrebbe essere esposto. In base al tipo di sostanza nociva presente nell’ambiente di lavoro, si dovrà scegliere la maschera respiratoria più adeguata. Ad esempio, se ci si trova in un ambiente in cui si manipolano sostanze chimiche, sarà necessario utilizzare maschere a cartuccia o a filtro per filtrare le particelle chimiche presenti nell’aria.

Il livello di esposizione

Il livello di esposizione è un altro fattore importante da considerare nella scelta dei dispositivi di protezione I per le vie respiratorie. Se il livello di esposizione all’agente contaminante è elevato, come ad esempio in caso di emergenze o lavori in ambienti altamente contaminati, si dovranno utilizzare DPI ad alta efficienza, come le maschere a pieno facciale con filtro a pieno effetto.

L’attività svolta

Un altro fattore fondamentale da considerare nella scelta dei DPI per le vie respiratorie è l’attività svolta. Se il lavoro svolto richiede un’attività fisica intensa, come lavorare in un ambiente caldo o umido, sarà necessario scegliere un DPI leggero, traspirante e confortevole da indossare per evitare che il lavoratore si senta oppresso o abbia difficoltà a respirare.

L’importanza della Formazione

Infine è importante sottolineare l’importanza della formazione dei lavoratori sull’utilizzo dei DPI per le vie respiratorie. La formazione dovrebbe includere informazioni sulle modalità di utilizzo dei DPI per le vie respiratorie, sulle procedure di manutenzione e conservazione e sulla corretta sostituzione dei filtri. Inoltre, la formazione dovrebbe includere anche la sensibilizzazione sui rischi legati all’esposizione ad agenti contaminanti, sui sintomi di possibili problemi respiratori e sulle procedure da seguire in caso di emergenza.

OSHwiki

OSHwiki, online la nuova versione dell’applicativo europeo

L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) ha messo a disposizione la versione aggiornata di OSHwiki. 

Nata nel 2014 da un’iniziativa dell’Agenzia con l’obiettivo di promuovere la condivisione di informazioni pertinenti, attendibili e aggiornate su Salute e Sicurezza sul Lavoro (Ssl), OSHwiki è la prima enciclopedia collaborativa online sul tema. Si tratta di una piattaforma web che permette di accedere a una serie di informazioni in continuo aggiornamento sul fenomeno infortunistico e sulle malattie professionali. Essi, inoltre, hanno la possibilità di creare contenuti e condividerli in altre lingue in modo semplice e veloce.

Sulla piattaforma online gli autori accreditati possono creare e modificare contenuti secondo un processo vincolante di iscrizione. Esso prevede il possesso di requisiti specifici, come la comprovata esperienza nel settore e l’appartenenza a un organismo nazionale o internazionale o a un’organizzazione professionale operante nel settore della prevenzione. Tra gli autori delle voci di OSHwiki sono presenti esperti di numerosi istituti nazionali, come ad esempio l’Inail, focal point italiano di Eu-Osha, e di diversi altri enti di ricerca.

OSHwiki come strumento di prevenzione

I saperi, condivisi dagli esperti di settore sulla piattaforma, contribuiscono alla promozione e alla diffusione della cultura della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro europei. Il materiale contenuto in OSHwiki è fruibile dall’intera comunità Ssl, che può confrontarsi con le diverse realtà nazionali europee.

L’ultima versione di OSHwiki

L’ultima versione dell’enciclopedia digitale registra una nuova grafica e un miglioramento della funzionalità di navigazione, che consente all’utente di ottenere le informazioni desiderate con maggiore facilità, soprattutto attraverso la ricerca per tema o per parola chiave.

Un’ulteriore novità importante è rappresentata dall’integrazione in OSHwiki dell’archivio di Safety Science Monitor. È una rivista scientifica indipendente che si occupa di tutti i temi connessi alla salute e sicurezza lavorativa, dalla prevenzione degli infortuni sul lavoro e su strada allo sviluppo di metodi per contenere e controllare i rischi infortunistici, proponendo l’applicazione di opportune misure di prevenzione.

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