Dal 24 luglio 2025 è ufficialmente in vigore la UNI EN 17975:2025, norma europea che fornisce linee guida per la gestione del rischio da energie e fluidi nelle attività di manutenzione. Questo standard introduce un approccio organico alle procedure di isolamenti, blocchi e rilascio, integrando il concetto LOTO (Lockout/Tagout) con la fase di verifica, o “try-out”, e chiarendo responsabilità e procedure per le diverse figure coinvolte nelle operazioni di manutenzione.
La norma è concepita come strumento volontario, ma la sua adozione può diventare riferimento tecnico di buona prassi anche nei contesti normativi nazionali, rafforzando la coerenza con i sistemi di gestione della sicurezza e anticipando potenziali obblighi futuri.
Contenuti e principi guida dell’UNI EN 17975
La UNI EN 17975:2025 stabilisce che ogni intervento di manutenzione debba iniziare con una fase di analisi e classificazione delle fonti di energia e dei fluidi (elettricità, vapore, aria compressa, gas, liquidi). Viene richiesto un isolamento “rinforzato” con blocco fisico e segnalazione (lockout/tagout), se compatibile, oppure l’adozione di alternative tecniche adeguate quando l’isolamento totale non è possibile.
La norma pone al centro la distinzione di ruoli: chi autorizza, chi esegue il blocco, chi verifica e chi rimuove i dispositivi. Ogni fase deve essere documentata e soggetta a controlli. Imprescindibile è la presenza del try-out, ovvero la verifica dell’assenza di energia residua prima di avviare l’intervento. Inoltre, le attività di manutenzione devono essere considerate in tre momenti: prima, durante e dopo l’intervento, con valutazione del rischio continua e mitigazioni appropriate.
Un aspetto importante riguarda le cosiddette “zone grigie”, ovvero operazioni che non rientrano chiaramente né nella manutenzione specializzata né nella normale operatività di linea. In queste aree l’azienda deve definire modalità chiare di protezione, responsabilità e procedure semplificate ma efficaci, per evitare vuoti di responsabilità o conflitti operativi.
Impatti operativi e obblighi per le imprese
L’adozione della UNI EN 17975:2025 richiede che le imprese aggiornino i propri sistemi di gestione della manutenzione, integrando procedure LOTO strutturate, permiswork system, registri di blocco, controlli periodici e formazione specifica per gli operatori. I datore di lavoro deve assicurare che tutto il personale coinvolto sia formato e consapevole delle procedure, comprese le operazioni in zone grigie.
Durante ispezioni o in caso di incidente, l’azienda potrà dimostrare l’adozione di una norma tecnica aggiornata come riferimento di buona tecnica. Sebbene la norma non imponga sanzioni dirette, la mancata applicazione dei princìpi contenuti può essere considerata elemento di debolezza in giudizio o in contesti ispettivi.
Per ottenere vantaggi reali, è essenziale che l’implementazione avvenga in modo sistematico: audit interni, simulazioni, monitoraggio dei casi di near-miss e revisione periodica delle procedure. Il passaggio potrebbe comportare costi iniziali, ma consente di ridurre gli infortuni, abbattere il rischio residuo e migliorare l’efficienza operativa, valorizzando la cultura della prevenzione all’interno dell’azienda.