protocollo rischio incendio domestico

Nuovo protocollo Inail e dipartimento Vigili del Fuoco

Il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, e il capo del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, Laura Lega, hanno firmato un nuovo protocollo di durata triennale finalizzato a garantire la sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro rispetto ai rischi derivanti dagli incendi.

Tra le finalità del protocollo anche la maggiore tutela del personale del Corpo

La nuova collaborazione prevede, in particolare, la realizzazione di una campagna nazionale di informazione sui rischi derivanti dagli incendi in ambito domestico e lo studio di forme di consulenza e previsione. L’intento è di migliorare e integrare la tutela contro gli infortuni del personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.

La definizione degli indirizzi di programmazione e monitoraggio delle attività sono affidate a un Comitato di coordinamento paritetico.

Scarica il testo integrale del Protocollo
invecchiamento

Malattie professionali legate all’invecchiamento della popolazione attiva (+17%)

Il fact sheet Malprof, Invecchiamento della popolazione attiva: una lettura del fenomeno a partire dai dati del sistema Malprof, disponibile sul portale dell’Istituto esamina gli effetti prodotti dall’incremento dei lavoratori anziani sulla gestione della sicurezza e della salute sul lavoro.

Invecchiamento della popolazione attiva e malattie professionali

Il fact sheet segnala che, con l’invecchiamento della forza lavoro, si è osservato un aumento delle limitazioni e delle non idoneità alla mansione, soprattutto tra i lavoratori anziani impiegati in attività faticose. Di conseguenza, è aumentata anche la diffusione delle malattie correlate al lavoro.

Per l’analisi dello stato di salute dei lavoratori oltre i 55 anni di età, lo studio ha preso in considerazione i dati del sistema di sorveglianza Malprof, che raccoglie e classifica le segnalazioni di malattie lavoro-correlabili che pervengono ai Servizi di prevenzione delle Asl, utilizzando un modello di analisi che assegna l’eventuale nesso di causalità tra la patologia e i periodi lavorativi.

Dai dati emerge un incremento di circa il 17% delle malattie professionali per il gruppo anagrafico considerato (lavoratori cinquantacinquenni e oltre), passando dal 40,7 % del 2010 al 57,2 % del 2020.

Scorporando i dati secondo una prospettiva di genere, si scopre che nel decennio di riferimento, le segnalazioni sono cresciute dal 29,3 % al 45,7 % per le donne e dal 44,3 % al 62,6 % per gli uomini.

Le malattie professionali per settori produttivi

Uno dei fattori rilevanti nella salute dei lavoratori anziani è la natura delle loro professioni e il comparto in cui operano. Nei settori di fabbricazione di altri mezzi di trasporto e produzione di metalli e loro leghe, le percentuali di lavoratori over 55 con nesso positivo sono rispettivamente del 70,7% e del 63,9%.

Questi settori presentano anche interessanti differenze di genere, con il 74,9 % di nessi positivi per gli uomini e il 36,1 % per le donne nel primo e il 64,8 % per gli uomini e il 41,1 % per le donne nel secondo.

Nel settore dell’agricoltura, caccia e relativi servizi, il 62,6 % dei periodi con nesso positivo riguarda i lavoratori over 55. Qui, il divario di genere è meno marcato rispetto ai primi due comparti (63,7 % per gli uomini e 59,3 % per le donne).

benzene

Benzene, monitoraggio biologico dell’esposizione occupazionale

La Direttiva 431/22 che entrerà in vigore nel 2024 sottolinea la necessità di considerare vie di assorbimento del benzene diverse da quella inalatoria.

Proprio quindi in considerazione del nuovo valore limite per il benzene stabilito nella Direttiva 431/22, pari a 0,2 ppm a partire dal 2026, e quindi dei valori sensibilmente più bassi per il valore limite biologico di esposizione a Benzene, la scelta della metodica analitica diventa cruciale al fine di valutare correttamente il livello di esposizione e, quindi, di rischio associato.

L’Inail ha orovveduto con il Monitoraggio biologico dell’esposizione occupazionale a benzene e relativo valore limite biologico, alla luce della nuova direttiva cancerogeni UE 431/22.

Cos’è il benzene

Il benzene è un inquinante volatile ubiquitario, classificato come cancerogeno per l’uomo con ematotossicità (IARC – classe 1).

Il monitoraggio dell’Inail

lavoro sano e sicuro nell'era digitale

Scopri l’offerta Unasf Conflavoro per la Settimana europea della salute e sicurezza sul lavoro

Al via la Settimana europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro. Dal 23 al 27 ottobre, l’edizione 2023 è incentrata sul tema del ‘Lavoro sano e sicuro nell’era digitale‘. Centinaia di eventi di sensibilizzazione che si svolgono in tutta l’UE e oltre: proiezioni di film speciali, eventi sui social media, conferenze, mostre, concorsi e sessioni di formazione.

Lavoro sano e sicuro nell’era digitale

La campagna europea quest’anno analizzerà i rischi legati alla salute e sicurezza sul lavoro per quei lavoratori che operano con le tecnologie e i sistemi di digitalizzazione. Fra questi, i disturbi dei rischi psicosociali associati all’uso delle tecnologie digitali dovuti all’attività intensiva e senza pause, in solitudine, automatizzata.

Altri rischi sono legati alla privacy e alla diffusione dei dati personali; all’insicurezza emotiva dovuta all’intelligenza artificiale perché molti lavoratori temono che le nuove tecnologie prenderanno il sopravvento.

Le cinque tematiche principali della campagna

Le cinque tematiche principali della campagna ‘Lavoro sano e sicuro nell’era digitale’ sono:

  • il lavoro su piattaforma digitale;
  • l’automazione e l’utilizzo di robot per compiti fisici e cognitivi, compiti lavorativi naturalmente;
  • lavoro da remoto e ibrido;
  • la gestione dei lavoratori con l’intelligenza artificiale o la gestione algoritmica;
  • le tecnologie intelligenti per migliorare salute e sicurezza.

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ponteggi di facciata

Ponteggi di facciata, pubblicata la norma Uni 11927

Entra in vigore la norma Uni 11927, Attrezzature provvisionali – Ponteggi di facciata con funzione di protezione dei bordi – Requisiti prestazionali e metodi di prova. Lo scenario normativo nazionale in tema di tutela della sicurezza nel settore edile si arricchisce così di un ulteriore strumento di riferimento per gli operatori del settore. 

Il testo è stato elaborato da un gruppo di lavoro specifico, coordinato da Luca Rossi, ricercatore del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) dell’Inail, nell’ambito della Commissione sicurezza Uni presieduta da Fabrizio Benedetti, coordinatore generale della Consulenza tecnica salute e sicurezza centrale (Ctss) dell’Istituto.

Il campo di applicazione della norma

La Uni 11927 si applica ai ponteggi di facciata, che sono costituiti da componenti prefabbricati o da tubi e giunti volti a proteggere dal rischio di caduta dall’alto i lavoratori che operano sui bordi di superfici piane o inclinate. 

La possibilità di utilizzare questi ponteggi era stata definita dalla circolare n. 29/2010 del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, in presenza di un progetto specifico per ogni realizzazione e dopo un’adeguata valutazione dei rischi. Con la nuova norma, i fabbricanti possono disporre di uno strumento chiaro e condiviso, valido sia per le fasi di progettazione sia per quelle di realizzazione.

I requisiti dei ponteggi di facciata e le prescrizioni di montaggio

Secondo la norma, questo tipo di attrezzature provvisionali devono soddisfare determinati requisiti, come gli aspetti geometrici e quelli di stabilità e di resistenza, specialmente in relazione alle sollecitazioni dinamiche derivanti da impatti potenziali di persone e materiali. 

In particolare, queste strutture devono essere capaci di assorbire l’energia cinetica originata dal movimento di persone o cose che transitano su di esse, evitando le cadute. 

Vengono stabilitii inoltre i criteri da tener presente nelle procedure di montaggio dei ponteggi, tenendo conto di fattori diversi come la posizione del montante interno e dell’ultimo impalcato, la larghezza di quest’ultimo, l’altezza del montante di sommità, la posizione del corrente principale del parapetto e di quello superiore.

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