La Commissione europea ha introdotto nuove norme ambientali per fonderie e fucine, mirate a ridurre l’impatto ambientale di circa 1.000 impianti in Europa. Queste disposizioni, note come “conclusioni sulle migliori tecniche disponibili” (BAT), si applicano a fonderie di metalli ferrosi e non ferrosi, nonché a 25 fucine che utilizzano magli per la forgiatura.
Un quadro normativo più rigoroso per la sostenibilità industriale
Le nuove BAT rientrano nella Direttiva 2010/75/UE sulle emissioni industriali (IED) e sono parte integrante del Piano d’Azione Inquinamento Zero dell’UE. Sviluppate attraverso un processo partecipativo che ha coinvolto autorità pubbliche, rappresentanti del settore e ONG ambientaliste, queste norme stabiliscono requisiti vincolanti per ridurre le emissioni in aria e acqua, migliorare l’efficienza energetica e delle risorse, e promuovere l’economia circolare.
Obblighi e tempistiche per l’adeguamento
Gli impianti esistenti avranno quattro anni per conformarsi alle nuove BAT, mentre i nuovi impianti dovranno adeguarsi immediatamente. Le norme prevedono l’adozione di tecniche avanzate per la riduzione delle emissioni, la sostituzione di materie prime pericolose con alternative a basso impatto ambientale e l’utilizzo di fonti energetiche non fossili nei processi di riscaldamento.
Impatto ambientale, cosa cambia per le imprese
Le aziende dovranno aggiornare le proprie autorizzazioni integrate ambientali (AIA) entro quattro anni dalla pubblicazione delle nuove BAT. Ciò comporterà una revisione delle pratiche operative, l’implementazione di sistemi di monitoraggio avanzati e l’adozione di tecnologie più sostenibili. Le nuove norme mirano a uniformare le condizioni di autorizzazione in tutta l’UE, riducendo le disparità tra gli Stati membri e promuovendo una concorrenza leale nel settore.