La Corte Costituzionale, con la sentenza 77/2025, ha risposto a un importante quesito in materia di gare pubbliche: è legittimo modificare la soglia di anomalia delle offerte anche dopo l’apertura delle stesse, durante una gara con inversione procedimentale? La Corte ha confermato che, fino al momento dell’aggiudicazione, non vi è alcuna violazione dei principi costituzionali, in particolare del principio di invarianza della soglia di anomalia.
Il contenzioso e il principio di invarianza della soglia di anomalia
La questione era sorta in seguito a una gara aggiudicata con il criterio del minor prezzo, in cui l’apertura delle offerte economiche era stata effettuata prima della verifica dei requisiti di partecipazione. In questo caso, il Codice dei contratti pubblici prevede che la soglia di anomalia venga ricalcolata ogni volta che cambiano gli operatori ammessi alla gara, fino al momento dell’aggiudicazione. Il TAR Campania aveva sollevato dubbi circa la compatibilità di tale previsione con i principi costituzionali, ritenendo che il ricalcolo potesse generare incertezza nel procedimento e compromettere l’affidabilità della graduatoria.
La posizione della Corte Costituzionale e il principio di buona amministrazione
La Corte ha respinto le questioni sollevate dal TAR, chiarendo che la possibilità di ricalcolare la soglia di anomalia non viola il principio di buon andamento e non compromette la certezza della graduatoria finale. Secondo la Corte, la modifica della soglia è compatibile con le finalità di efficienza e parità di trattamento nelle procedure di gara, e non altera la legalità del processo. Inoltre, il principio di invarianza della soglia si applica solo dopo l’aggiudicazione definitiva.
L’importanza della stabilità della graduatoria e l’efficacia delle modifiche
Il principio stabilito dal Codice dei contratti pubblici e confermato dalla Corte ha una duplice finalità: garantire la stabilità della graduatoria e impedire che la soglia di anomalia venga determinata su basi instabili. Se alcuni concorrenti vengono esclusi per mancanza di requisiti, è necessario poter ricalcolare la soglia per assicurare che la graduatoria finale non risulti falsata. Questo permette di evitare che l’offerta economicamente più vantaggiosa venga compromessa dalla presenza di offerte non conformi.
Il bilanciamento tra efficienza e certezza del procedimento
L’approccio adottato dal legislatore e ribadito dalla Corte Costituzionale bilancia l’esigenza di efficienza con la necessità di dare certezza al procedimento. La modifica della soglia di anomalia non solo consente di mantenere l’integrità della graduatoria, ma assicura anche che la procedura di gara rispetti i principi di equità e trasparenza. Non permettere il ricalcolo della soglia in caso di variazione degli offerenti sarebbe contrario agli obiettivi di selezione della migliore offerta, compromettendo la legittimità della gara.