L’attività del lavoratore isolato, è regolato in Italia dal DLgs 9 aprile 2008, n. 81. Questa normativa stabilisce obblighi specifici per i datori di lavoro al fine di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori in solitaria.
Definizione di lavoratore isolato
Sebbene il Decreto in questione, non fornisca una definizione esplicita di “lavoratore isolato”, la normativa implica tale condizione in vari contesti. Il lavoratore isolato è colui che svolge la propria attività senza la presenza di altri colleghi e senza possibilità di intervento immediato in caso di necessità.
Esempi tipici includono:
- Addetti alla manutenzione in impianti isolati.
- Tecnici che operano in cantieri o edifici vuoti.
- Personale di vigilanza notturna o di portineria.
Obblighi del datore di lavoro
Il datore di lavoro ha l’obbligo di:
- Valutare i rischi: secondo l’articolo 17 del DLgs 81/2008, il datore di lavoro deve effettuare una valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, compresi quelli derivanti da condizioni di isolamento.
- Adottare misure preventive: in base all’articolo 15, comma 1, lettera a), il datore di lavoro deve adottare le misure necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi individuati.
- Garantire la sorveglianza sanitaria: l’articolo 41 stabilisce che il datore di lavoro deve organizzare la sorveglianza sanitaria, tenendo conto della natura dell’attività e dei rischi specifici.
- Fornire adeguati mezzi di comunicazione: il DLgs 15 luglio 2003, n. 388, richiede che il datore di lavoro fornisca mezzi di comunicazione idonei per attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale.
Rischi associati al lavoro isolato
I lavoratori isolati sono esposti a diversi rischi:
- Rischi psicologici: stress, ansia e solitudine possono compromettere la salute mentale del lavoratore.
- Rischi medici: in caso di malore o infortunio, la mancanza di assistenza immediata può aggravare la situazione.
- Rischi fisici: l’assenza di colleghi aumenta la vulnerabilità a incidenti o aggressioni.
Attività vietate per i lavoratori isolati
Alcune attività non devono essere svolte da soli:
- Lavori in quota.
- Manovre di camion e macchinari.
- Attività con attrezzature per il sollevamento di carichi.
- Lavori elettrici sotto tensione.
- Attività che comportano un rischio di caduta in acqua.
- Lavori su ascensori.
Tuttavia, è possibile ottenere una deroga in alcuni casi, purché siano adottate misure di sicurezza adeguate.
Dispositivi di protezione e tecnologie
Per garantire la sicurezza dei lavoratori isolati, è fondamentale adottare dispositivi di protezione adeguati e tecnologie moderne:
- Dispositivi di protezione individuale (DPI): devono essere scelti in base ai rischi specifici e alle caratteristiche del posto di lavoro.
- Tecnologie di monitoraggio: sistemi di allarme automatici, geolocalizzazione e rilevatori di caduta possono migliorare la sicurezza.
- Formazione continua: i lavoratori devono essere adeguatamente formati sull’uso dei DPI e sulle procedure di sicurezza.
La sicurezza dei lavoratori isolati è una responsabilità fondamentale del datore di lavoro. Adottando misure preventive, fornendo adeguati mezzi di comunicazione e utilizzando tecnologie moderne, è possibile ridurre significativamente i rischi associati al lavoro in solitaria. È essenziale che ogni azienda sviluppi un piano di sicurezza specifico per i lavoratori isolati, tenendo conto delle peculiarità delle proprie attività e dei propri lavoratori.