Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, definisce chiaramente i ruoli e le responsabilità in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, attribuendo compiti precisi al datore di lavoro, ai dirigenti, ai preposti, ai lavoratori, agli RSPP e ASPP, al medico competente e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS).
Le Risorse Umane (HR), pur non citate direttamente tra le figure normate, rivestono un ruolo trasversale fondamentale: sono infatti il motore organizzativo della prevenzione, responsabili della promozione di una cultura della sicurezza diffusa e partecipata, in coerenza con quanto previsto dagli articoli 15, 17 e 18 del Testo Unico in materia di formazione, informazione e sorveglianza sanitaria.
La formazione come leva di prevenzione
Le HR devono curare la programmazione e l’erogazione di percorsi formativi strutturati e aggiornati, capaci di rispondere alle diverse esigenze operative dei lavoratori. L’obiettivo è garantire la piena comprensione e applicazione delle misure di sicurezza, dall’utilizzo corretto dei DPI fino alla gestione delle situazioni di emergenza, passando per il funzionamento in sicurezza dei macchinari e le tecniche base di primo soccorso. La formazione non deve limitarsi alla parte teorica: l’approccio più efficace è quello esperienziale, che prevede attività pratiche, simulazioni “on the job” e casi studio, in grado di rendere immediatamente applicabili le nozioni acquisite e stimolare comportamenti corretti e consapevoli.
Piani di prevenzione condivisi e operativi
Un’efficace gestione della sicurezza richiede la collaborazione continua tra HR, RSPP, ASPP e medico competente. Le attività devono essere coordinate attraverso piani di prevenzione formalizzati, che includano la valutazione periodica dei rischi, la verifica degli ambienti e delle attrezzature, l’adeguamento della segnaletica e la redazione di procedure operative chiare e aggiornate. Le HR, in questo contesto, svolgono un ruolo centrale nell’assicurare la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, garantendo la piena comprensione e condivisione delle azioni previste, in linea con quanto stabilito dagli articoli 28 e 29 del Testo Unico.
Salute mentale e benessere organizzativo
Le Risorse Umane, nella loro funzione di ascolto e supporto ai lavoratori, devono estendere l’attenzione anche agli aspetti legati al benessere psicofisico. L’analisi dei bisogni aziendali può portare all’adozione di iniziative mirate, come programmi antistress, percorsi di supporto psicologico, attività di team building e gestione dei conflitti. Un ambiente di lavoro sano, dove le persone si sentono valorizzate e protette, contribuisce alla riduzione dell’assenteismo e all’aumento della produttività, con benefici tangibili anche per la qualità del clima interno.
Obblighi normativi e tutela legale
Le HR devono inoltre vigilare sul rispetto degli obblighi normativi, supportando il datore di lavoro nella corretta applicazione delle disposizioni del Testo Unico e delle sue successive modifiche. L’articolo 4, ad esempio, prevede la necessità di una valutazione complessiva dei rischi, che comprenda tutti gli aspetti organizzativi e gestionali. Il mancato rispetto della normativa può comportare sanzioni amministrative e penali, oltre a un danno reputazionale. Una gestione attenta e documentata della sicurezza costituisce quindi una forma di tutela preventiva per l’intera organizzazione.
Digitalizzazione e supporto tecnologico
L’impiego di software gestionali HR specifici per la sicurezza sul lavoro rappresenta una risorsa strategica. Sistemi integrati permettono di controllare in tempo reale lo stato delle nomine (RSPP, ASPP, RLS), il calendario formativo dei lavoratori, la disponibilità e la distribuzione dei DPI, nonché la sorveglianza sanitaria attraverso la pianificazione delle visite mediche in base al rischio. L’utilizzo di strumenti digitali migliora l’efficacia e l’efficienza dei processi, riducendo errori e semplificando gli adempimenti normativi. Questo approccio consente alle aziende di adottare una logica di prevenzione continua e proattiva.
Vantaggi concreti per aziende e lavoratori
Per le aziende, un sistema integrato di gestione della sicurezza consente di ridurre i rischi infortunistici, evitare sanzioni, abbattere i costi legati agli incidenti e migliorare la reputazione aziendale. Per i lavoratori, significa maggiore tutela, maggiore partecipazione e un ambiente di lavoro più sano e sereno. Il coinvolgimento delle HR in questo processo rafforza la coerenza tra cultura aziendale, obiettivi di sviluppo e responsabilità sociale d’impresa.