Pesca marittima: rischi specifici e obblighi di valutazione

Pesca marittima: rischi specifici e obblighi di valutazione

Il lavoro a bordo delle imbarcazioni da pesca comporta rischi elevati, dovuti sia alle condizioni marine e meteorologiche sia all’uso di strumenti e macchinari complessi. Il DLgs 81/2008 e il DLgs 271/1999 (attuazione della direttiva 93/103/CE) richiedono che il datore di lavoro effettui una valutazione dettagliata dei rischi, formalizzata nel DVR o nel piano di sicurezza di bordo. Tale valutazione deve identificare pericoli come sforzi fisici, movimentazione di carichi, ambienti scivolosi, rumorosità e vibrazioni, oltre alla regolare attività su ponti instabili.

Sorveglianza sanitaria: procedura obbligatoria e protocolli dedicati

In ambito marittimo la sorveglianza sanitaria è obbligatoria per legge, non condizionata alla valutazione del rischio. Il medico competente deve essere nominato dall’armatore e implementare protocolli sanitari specifici per la pesca marittima. Sono previste visite preventive e periodiche, con accertamenti mirati a organi e funzioni esposti ai rischi lavorativi, nonché la compilazione delle cartelle sanitarie individuali per ciascun membro dell’equipaggio.

Figure responsabili e governance sanitaria su unità naviganti

Il datore di lavoro (armatore) è responsabile della gestione in sicurezza della nave da pesca, mentre il medico competente collabora nella definizione delle misure di salvaguardia della salute. Inoltre, il personale di bordo deve essere formato e informato sui rischi da agenti fisici, chimici, biologici e sul corretto uso delle attrezzature di sicurezza. Le decisioni su idoneità alla mansione sono prese dal medico competente, e su eventuali controversie è previsto il ricorso all’Ufficio di Sanità Marittima competente.

Formazione specifica per lavoratori del settore pesca

La formazione dei lavoratori per la sicurezza in pesca marittima deve essere pianificata nel rispetto del DLgs 81/2008. È auspicabile che le aziende adottino programmi mirati al settore, includendo contenuti obbligatori relativi a posture corrette, uso di dispositivi di protezione individuale, procedure antincendio e di primo soccorso, oltre a buone pratiche operative per attività in regime di mare. L’obiettivo è ridurre comportamenti rischiosi e favorire la consapevolezza di tutti gli operatori coinvolti nel ciclo produttivo marino..

Prevenzione dei rischi: manutenzione, ergonomia e cooperazione

Le misure di prevenzione includono manutenzione regolare delle attrezzature, controllo delle superfici di lavoro e applicazione di principi ergonomici per limitare stress fisico. È essenziale la cooperazione tra armatore, RSPP, medico competente e RLS, soprattutto nei processi di valutazione e aggiornamento del rischio. Il DVR o piano di bordo deve essere rivisto periodicamente, e ogni cambiamento (nuove tecnologie imbarcate, ruoli modificati o incidenti segnalati) impone un aggiornamento completo del document).

Responsabilità legali e importanza di una gestione attiva

Non rispettare gli obblighi di valutazione e sorveglianza sanitaria espone l’armatore a responsabilità sia amministrative sia penali. Eventi legati a malattie professionali o infortuni in mare documentabili possono dar luogo a sanzioni. La gestione della salute a bordo deve quindi essere interpretata non come un adempimento formale, ma come un impegno preventivo continuo, integrato con la pianificazione operativa dell’unità da pesca.

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