Obbligo di valutazione del rischio Legionella per tutti i luoghi di lavoro

Rischio Legionella: nessun luogo di lavoro è escluso

La Legionella è un agente biologico classificato nel gruppo 2 secondo l’allegato XLVI del DLgs 81/2008. Questo significa che può causare malattie nell’uomo, ma è improbabile che si propaghi nella comunità. La normativa impone al datore di lavoro, attraverso l’articolo 271 del Testo Unico sulla sicurezza, di valutare tutti i rischi derivanti dall’esposizione a agenti biologici, inclusa la Legionella, in qualsiasi ambiente di lavoro in cui vi siano impianti idrici o condizioni favorevoli alla sua proliferazione.

La valutazione deve essere formalizzata nel DVR, che deve includere anche le misure tecniche, organizzative e procedurali adottate per prevenire il rischio di esposizione. Tale obbligo riguarda non solo le strutture sanitarie, ma anche aziende manifatturiere, impianti sportivi, centri benessere, hotel, stabilimenti balneari e tutti i luoghi con impianti di climatizzazione, umidificazione o accumulo idrico.

Ambienti critici e lavoratori esposti: chi è a rischio

Le condizioni ideali per la proliferazione della Legionella si verificano in ambienti dove l’acqua ristagna o circola a temperature comprese tra i 20 °C e i 50 °C. Sistemi come torri di raffreddamento, impianti di condizionamento centralizzati, serbatoi, reti idriche, docce, fontane decorative, piscine e vasche idromassaggio rappresentano ambienti a rischio. I lavoratori più esposti includono addetti alla manutenzione degli impianti idrici e aeraulici, operatori di strutture ricettive, addetti alla pulizia di impianti termici e impianti sportivi, oltre a chi lavora in ambienti umidi dove l’aerosol può essere inalato. L’esposizione può avvenire attraverso l’inalazione di microgocce contaminate: per questo è fondamentale intervenire sulla progettazione, gestione e manutenzione degli impianti potenzialmente coinvolti.

Misure tecniche e organizzative per prevenire il rischio

L’identificazione delle fonti di rischio deve essere seguita da un piano di prevenzione e controllo dettagliato, che preveda ispezioni periodiche, monitoraggi microbiologici e procedure di sanificazione. È necessario mantenere l’acqua calda sanitaria a una temperatura superiore a 50 °C e quella fredda al di sotto dei 20 °C, evitando ristagni o tratti morti nelle tubazioni. La pulizia e la disinfezione degli impianti devono avvenire con regolarità, utilizzando prodotti specifici e nel rispetto dei protocolli sanitari validati. Tutti gli interventi devono essere documentati e tracciati, con registrazioni a disposizione per eventuali controlli da parte degli organi di vigilanza. In caso di rilevazione del batterio, è indispensabile attivare misure correttive tempestive, come il fermo impianto, trattamenti shock e bonifica completa.

Formazione del personale e sorveglianza sanitaria

Una componente fondamentale della gestione del rischio Legionella è la formazione dei lavoratori. Le figure esposte devono ricevere un’adeguata informazione sui rischi correlati alla Legionellosi, sulle misure di prevenzione e sulle corrette pratiche igieniche da adottare durante le attività lavorative. Il datore di lavoro è tenuto a pianificare momenti formativi mirati, da integrare nei percorsi previsti dagli articoli 36 e 37 del DLgs 81/2008.

In presenza di esposizione significativa o per particolari categorie di lavoratori, può essere previsto anche un programma di sorveglianza sanitaria da parte del medico competente, con controlli specifici legati alla sintomatologia respiratoria e all’esposizione professionale a impianti critici. Il coinvolgimento del RSPP, del medico e del RLS è essenziale per garantire un approccio integrato.

Responsabilità del datore di lavoro e aggiornamento del DVR

Il datore di lavoro è responsabile in prima persona della corretta valutazione e gestione del rischio Legionella. Qualsiasi negligenza o omissione nella prevenzione può comportare gravi conseguenze, sia in termini di salute dei lavoratori che sul piano sanzionatorio. Eventuali infezioni correlate all’ambiente di lavoro potrebbero configurare responsabilità penale in caso di lesioni o decesso. È quindi obbligatorio aggiornare il DVR ogni qual volta intervengano modifiche agli impianti idrici o aeraulici, nuove modalità operative, o quando si verifichino eventi sentinella che suggeriscano un incremento del rischio. La gestione del rischio Legionella non può essere trattata come un adempimento formale, ma va affrontata come una responsabilità gestionale costante e monitorata.

Come possiamo aiutarti?