Sicurezza alimentare: regole e conformità dei MOCA

Sicurezza alimentare: regole e conformità dei MOCA

Il quadro normativo europeo stabilisce requisiti stringenti per tutti i materiali e gli oggetti destinati al contatto con alimenti, noti con l’acronimo MOCA. Il Regolamento quadro CE 1935/2004 impone che tali materiali, nelle condizioni d’uso normali o prevedibili, non trasferiscano sostanze allo scopo di costituire un pericolo per la salute, alterare significativamente la composizione degli alimenti o modificarne le caratteristiche organolettiche. Inoltre, il Regolamento CE 2023/2006 prescrive le buone pratiche di fabbricazione (GMP), mentre disposizioni tecniche aggiuntive – come il Regolamento UE 10/2011 per le plastiche, il Regolamento 450/2009 per i materiali attivi e intelligenti e altri – stabiliscono requisiti specifici per diverse categorie di materiali.

In Italia, il DLgs 29/2017 integra questi riferimenti regolatori introducendo obblighi operativi per le aziende coinvolte nella produzione, trasformazione o distribuzione di MOCA, includendo anche comunicazioni ufficiali sulle sedi aziendali interessate.

Caratteristiche, test e documentazione necessaria

I MOCA comprendono un’ampia gamma di materiali: dai contenitori e imballaggi, agli utensili, ai componenti di macchinari destinati al contatto con gli alimenti. Possono essere realizzati in plastica, vetro, ceramica, metallo o materiali attivi/intelligenti, che rilasciano o assorbono sostanze utili o segnalano lo stato di conservazione. Prima di essere immessi sul mercato, i materiali devono essere sottoposti ai test di migrazione (sia globale che specifica), simulando contatto reale e misurando eventuali cedimenti per garantire la sicurezza. La dichiarazione di conformità è un documento obbligatorio che accompagna ogni MOCA lungo la filiera, attestandone la conformità normativa e supportato da tracciabilità, analisi e procedure di controllo qualità in conformità con le GMP.

Adempimenti per imprese e conseguenze

Le aziende che operano nel settore MOCA devono adottare un sistema documentato di controllo qualità, conforme alle GMP, e garantire la tracciabilità di materiali e prodotti. Sempre necessario è il rilascio della dichiarazione di conformità, da parte dell’operatore economico responsabile, supportata da evidenze tecniche.

In aggiunta, è prevista la comunicazione preventiva, simile alla DIA alimentare, al SUAP e all’ASL competente riguardo alle sedi operative coinvolte nella produzione o lavorazione di MOCA.

Il mancato rispetto di questi obblighi può comportare sanzioni amministrative severe, fino a otto decine di migliaia di euro, a seconda della gravità dell’infrazione.

Come possiamo aiutarti?