Formazione sicurezza: il ruolo chiave dei social

Formazione sicurezza: il ruolo chiave dei social

Il DLgs 9 aprile 2008, n. 81 stabilisce, all’articolo 36, l’obbligo del datore di lavoro di fornire ai lavoratori un’informazione chiara sui rischi presenti nell’ambiente lavorativo, sulle procedure di emergenza e sulle misure di protezione adottate. L’articolo 37 richiede una formazione adeguata che consenta ai lavoratori di comprendere concetti come rischio, danno, prevenzione, protezione, nonché diritti e doveri propri e dei soggetti aziendali (Preposto, Dirigente, RSPP, RLS).

La normativa prevede che formazione e informazione siano eseguite anche all’assunzione, al cambio mansione, o in caso di introduzione di nuovi rischi. Questa cornice normativa giustifica l’uso di strumenti moderni come i social media per ampliare la diffusione della informazione preventiva, purché integrati con modalità formali previste dalla legge.

Ruolo dei social media nella sensibilizzazione e diffusione di contenuti formativi

I social media rappresentano un canale efficace per diffondere messaggi di sensibilizzazione su salute e sicurezza, promuovere buone pratiche e diffondere avvisi su rischi specifici. Possono supportare le imprese nel raggiungere un pubblico ampio e diversificato, contribuendo alla cultura della sicurezza tramite video, infografiche, campagne tematiche, testimonianze ed esempi pratici. Tuttavia, l’uso dei social media non può sostituire la formazione obbligatoria prevista dalla normativa: essi integrano ma non esonerano gli obblighi ex art. 36 e art. 37. I contenuti divulgati devono essere precisi, verificati, comprensibili anche per chi ha competenze linguistiche diverse, e non devono generare false aspettative né minimizzare i rischi.

Strategie operative per imprese per combinare formazione formale e comunicazione digitale

Per integrare efficacemente social media e formazione tradizionale, le aziende devono stabilire una strategia coerente: pianificare contenuti digitali in affiancamento ai corsi formali, utilizzare i social per richiamare l’attenzione su moduli specifici di formazione o aggiornamenti, e rendere disponibili materiali informativi su piattaforme aziendali accessibili. È essenziale che il personale responsabile della sicurezza gestisca i contenuti digitali con consapevolezza, verificando che rispettino la normativa, siano aggiornati e diffusi con la frequenza necessaria per mantenere alta la percezione del rischio. In aggiunta, la verifica dell’efficacia della formazione (anche richiamata tramite social) dev’essere monitorata tramite test, feedback e audit. La formazione deve essere documentata nel DVR e nel registro delle attività formative, mentre le attività di sensibilizzazione digitale possono essere registrate come parte delle azioni di informazione previste dalla legge.

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