Industria metalmeccanica: modalità infortuni e prevenzione

Industria metalmeccanica: modalità infortuni e prevenzione

La scheda n. 23 del sistema Infor.Mo del 2024, analizza 600 infortuni mortali e gravi avvenuti nella metalmeccanica tra il 2002 e il 2021: 233 mortali e 367 gravi, con 1.144 fattori causali identificati.

Le attività riguardano le classificazioni Ateco C24 (metallurgia) e C25 (prodotti in metallo). Nelle lavorazioni a freddo gli incidenti più frequenti sono i contatti con organi in movimento (34,3 %), mentre nelle lavorazioni a caldo emergono fuoriuscite di gas, fumi o liquidi (21,2 %). Le cadute dall’alto rappresentano un altro dato rilevante, in particolare durante carico e scarico (34,6 %).

Fattori di rischio e contesti critici

Gli incidenti si concentrano nelle fasi di manutenzione, attrezzaggio e cambio stampi, con macchinari complessi e operazioni di sollevamento. Le interferenze tra attività, l’uso di macchine senza adeguate protezioni e il mancato rispetto delle procedure aumentano il rischio. Le aziende di piccole dimensioni risultano più vulnerabili, per la difficoltà a implementare in modo sistematico misure preventive e manutentive.

Misure di prevenzione raccomandate

È necessario che le aziende effettuino valutazioni del rischio dettagliate per mansione e introducano procedure specifiche, ad esempio per l’allestimento delle presse. Le schede mansione devono includere rischi, indicatori di misura e DPI da utilizzare. Fondamentale la manutenzione programmata e l’alternanza dei compiti per ridurre l’esposizione. La formazione deve essere pratica e continuativa: tra le buone pratiche figura la proposta dei “break formativi”, moduli brevi direttamente in reparto per rafforzare comportamenti sicuri. Il coinvolgimento dei lavoratori nella definizione delle procedure e nella segnalazione delle criticità rafforza la cultura della prevenzione.

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