La scuola, pur essendo un ambiente in apparenza “non industriale”, presenta molteplici rischi per insegnanti, personale amministrativo, collaboratori scolastici e tecnici dei laboratori.
Tra i pericoli più frequenti vi sono il rischio incendio ed esplosione, dovuto alla presenza di materiali combustibili e attrezzature elettriche, la caduta dall’alto (spesso legata all’uso di scale portatili o lavori su superfici elevate), il rischio elettrico dovuto a impianti non conformi o apparecchiature danneggiate, e il rischio chimico e biologico nei laboratori.
Altresì, problematiche legate all’illuminazione, al comfort acustico, al microclima e all’ergonomia si aggiungono a rischi psicosociali quali stress lavoro-correlato, carico emotivo o esposizione a tensioni relazionali. Anche la movimentazione manuale dei carichi, l’uso dei videoterminali e l’organizzazione delle classi comportano esposizioni non trascurabili.
Contesti a scuola critici e fattori contribuenti
Nei contesti scolastici i rischi emergono soprattutto nei laboratori didattici, nelle attività di manutenzione, nelle pulizie, nei locali tecnologici e negli spazi di stoccaggio. Gli alunni, pur non essendo lavoratori in senso stretto, possono generare sovraccarichi operativi per il personale. Le carenze strutturali – come pavimenti scivolosi, parapetti insufficienti, infissi pericolosi o impianti vetrosi – aumentano l’esposizione a infortuni. La gestione delle emergenze, spesso sottovalutata, aggiunge ulteriore criticità se vie di fuga, uscite o impianti antincendio non sono adeguati. In tutti questi scenari l’organizzazione del lavoro, la formazione e la consapevolezza del rischio diventano elementi decisivi per minimizzare danni.
Misure preventive e strumenti di governo del rischio
Per tutelare i lavoratori le scuole devono inserire nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) tutti gli elementi specifici del contesto scolastico, includendo rischi generali, tecnici ed ergonomici.
È fondamentale definire procedure di intervento, verifiche periodiche degli impianti, ispezioni delle strutture e manutenzione programmata.
La formazione del personale deve essere strutturata e contenere elementi pratici relativi ai rischi specifici del plesso. Il coinvolgimento diretto dei lavoratori nella segnalazione delle criticità e nell’aggiornamento delle procedure promuove una cultura della sicurezza partecipativa.
Nei laboratori è necessario predisporre protocolli rigorosi per il rischio chimico, biologico o elettrico, con DPI adeguati, ventilazione, sistemi di contenimento e formazione specialistica. Le scuole dovranno inoltre prevedere esercitazioni di evacuazione, piani di emergenza chiari e comunicazione efficace delle istruzioni in caso di rischio.