Lo scavo a cielo aperto consiste nell’asportazione di terreno per creare trincee o cavità in vista di infrastrutture di fondazione o sottoservizi. Non si tratta soltanto di un movimento terra: la configurazione spaziale richiede considerazioni specifiche di stabilità
Le tipologie più frequenti includono sbancamenti (dove la superficie orizzontale domina rispetto alla profondità), scavi a sezione obbligata quando la larghezza dell’apertura è vincolata, e scavi profondi o stretti. A causa della natura del terreno, dell’acqua, della morfologia e delle infrastrutture interrate, tali scavi presentano rischi elevati per cedimenti, franamenti laterali, caduta di materiali, intrusioni accidentali e investimenti da macchinari in movimento.
Sistemi collettivi di protezione: scelta e aspetti progettuali
Per garantire la sicurezza dei lavoratori impegnati in scavi, è indispensabile adottare sistemi di protezione collettiva che riducano il rischio di seppellimento o collasso laterale. Le soluzioni possibili includono sistemi realizzati in cantiere (con elementi in legno o con puntoni metallici) e sistemi prefabbricati (blindaggi modulari, sistemi di puntellazione secondo la norma UNI EN 13331-1, o palancolature).
I sistemi prefabbricati offrono il vantaggio di costanza prestazionale, rapidità di posa e modularità. È essenziale che ogni componente sia correttamente marcato (norma applicabile, produttore, data) e che il sistema sia dimensionato in funzione delle caratteristiche del terreno, pressioni laterali previste, profondità e condizioni ambientali.
Montaggio, smontaggio e manutenzione in sicurezza
Il processo operativo delle protezioni deve essere preceduto da verifiche: caratteristiche del terreno, presenza di falda, condizioni delle pareti, interferenze con impianti interrati. Durante il montaggio, è fondamentale garantire che ogni elemento sia integerrimo, correttamente solidale con gli altri e adeguatamente supportato. Lo smontaggio deve avvenire solo quando le condizioni dello scavo sono stabili e supervisionate. La manutenzione periodica dei sistemi di protezione richiede controlli su bulloneria, serraggio, corrosione dei componenti metallici e degrado del legno (cricche, abrasioni, umidità). La tracciatura degli interventi manutentivi costituisce parte essenziale della documentazione di sicurezza.