Le scaffalature metalliche presenti in magazzini e ambienti produttivi devono essere progettate, installate e utilizzate in conformità alle istruzioni del fabbricante, corredate da libretto d’uso e manutenzione. L’utilizzatore ha l’obbligo di garantire la permanenza nel tempo dei requisiti di sicurezza, effettuando ispezioni periodiche e sostituendo eventuali componenti danneggiati con parti identiche fornite dal produttore.
Le norme di riferimento includono la UNI EN 15629, che stabilisce le verifiche ispettive regolari, e la UNI EN 15635, che disciplina l’uso e la manutenzione. Per il dimensionamento e le tolleranze costruttive, si fa riferimento alla UNI EN 15512, alla EN 15620 e alla UNI 11636 per la validazione delle attrezzature di stoccaggio.
Verifiche periodiche e classificazione dei danni
Le scaffalature devono essere sottoposte almeno una volta all’anno a un’ispezione da parte di un tecnico competente, come stabilito dalla UNI EN 15635. Al termine, viene redatto un resoconto scritto che classifica i danni in tre livelli: verde (monitoraggio), ambra (riparazione entro un termine stabilito) e rosso (messa in sicurezza immediata con scarico del carico). Ogni anomalia deve essere corretta tempestivamente per garantire la continuità operativa in sicurezza. La manutenzione è considerata un obbligo legale: ai sensi del DLgs 81/2008, il datore di lavoro deve assicurare che tutte le attrezzature di lavoro siano mantenute in condizioni sicure nel tempo.
Figure chiave: il PRSES e il registro dei controlli
La UNI EN 15635 prevede la nomina del PRSES (“Person Responsible for Storage Equipment Safety”), figura responsabile della sicurezza delle scaffalature. Il PRSES ha il compito di raccogliere informazioni sullo stato delle strutture, segnalare danni, programmare interventi e coordinare le ispezioni tecniche. È previsto che vengano eseguiti controlli visivi periodici e che almeno una parte dell’impianto sia sottoposta a verifica tecnica approfondita ogni 12 mesi, così da garantire che l’intero sistema venga ispezionato nell’arco di un ciclo pluriennale. È inoltre obbligatorio tenere aggiornato un registro dei controlli e degli interventi effettuati, che costituisce un documento utile anche in sede di ispezione da parte degli organi di vigilanza.