Le istruttorie condotte dall’INAIL evidenziano diverse criticità gestionali e procedurali nei contesti che utilizzano radiazioni ionizzanti, in ambito sanitario, industriale e di ricerca.
In particolare emergono lacune nella valutazione degli scenari d’incidente: carenza nella pianificazione preventiva delle azioni di rimedio, mancanza di attrezzature per decontaminazione, procedure di blocco in caso di presenza di personale e non corretta codifica delle operazioni di accesso/uscita dalle zone a rischio. È inoltre evidenziata la necessità di prevedere che almeno due operatori siano presenti nei locali a rischio, salvo condizioni eccezionali riconosciute dall’esperto di radioprotezione.
Sensoristica, allarmi e monitoraggi indispensabili
Gli ambienti sottoposti a rischio radiologico devono essere dotati di sistemi sensori ben progettati e tarati. Devono essere previsti allarmi collegati ai rilevatori, display visibili dall’esterno dei locali e sensori per gas e ossigeno in caso di rischio aggiuntivo. Tutti i dispositivi (monitor di radioattività, sensori ambientali, display) devono essere oggetto di manutenzione, taratura e sostituzione periodica. Parallelamente, i sistemi antincendio in ambienti radioattivi richiedono un’attenta valutazione per evitare interferenze: gli estintori impiegati devono essere compatibili con le apparecchiature e posizionati in aree esterne in modo da non compromettere la sicurezza radiologica.
Procedure di sicurezza e gestione dei rifiuti radioattivi
Le procedure operative devono includere sistemi ridondanti che impediscano l’attivazione delle apparecchiature quando vi è presenza di persone nei locali a rischio. È importante codificare in modo inequivocabile assenze e presenze prima della messa in funzione. In merito ai rifiuti, essi devono essere gestiti esclusivamente da personale autorizzato e formato, con movimentazione tramite carrelli dedicati e deposito in aree ventilate e debitamente delimitate. I contenitori utilizzati devono essere schermati e trattati con procedure formalizzate da esperti di radioprotezione.