Sicurezza nei cantieri: le dieci regole fondamentali per l’edilizia

Sicurezza nei cantieri: le dieci regole fondamentali per l’edilizia

Il comparto delle costruzioni rimane tra i più esposti a infortuni e malattie professionali, come confermano i dati Inail. La natura dei cantieri, l’elevata variabilità delle lavorazioni e la presenza di molteplici figure professionali rendono indispensabile un approccio strutturato alla sicurezza.

Proprio per migliorare l’efficacia delle azioni preventive, è stato elaborato un documento che individua dieci regole operative fondamentali per la sicurezza nei cantieri edili, rivolte a datori di lavoro, coordinatori, preposti e lavoratori. L’obiettivo è ridurre gli incidenti attraverso la cultura della prevenzione e la consapevolezza dei rischi quotidiani.

Le dieci regole per lavorare in sicurezza nei cantieri

Il documento pone al centro il concetto di responsabilità condivisa: ogni attore del processo edilizio deve essere consapevole del proprio ruolo nella tutela della salute e sicurezza. Le regole individuate non si limitano al rispetto formale delle normative, ma mirano a garantire comportamenti concreti e verificabili in ogni fase del cantiere.

  1. Conoscere il contesto di lavoro: ogni intervento deve partire da un’analisi preliminare del sito, dei rischi ambientali e delle condizioni operative, aggiornando il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e i Piani Operativi di Sicurezza (POS).
  2. Garantire formazione e informazione continua: la formazione periodica e l’addestramento pratico sono obblighi centrali previsti dal DLgs 81/2008 e dai successivi accordi Stato-Regioni. La sola consegna dei DPI non basta: il lavoratore deve sapere come e quando utilizzarli.
  3. Gestire correttamente le interferenze: in presenza di più imprese o lavoratori autonomi, la cooperazione e il coordinamento delle attività diventano essenziali per prevenire sovrapposizioni pericolose.
  4. Assicurare la manutenzione delle attrezzature: ponteggi, macchine e utensili devono essere periodicamente controllati e mantenuti in efficienza secondo le indicazioni del costruttore e del manuale d’uso.
  5. Verificare la corretta installazione delle opere provvisionali: trabattelli, ponteggi e parapetti devono essere montati da personale formato, nel rispetto del PIMUS e delle istruzioni tecniche.
  6. Applicare le procedure di emergenza e primo soccorso: ogni impresa deve predisporre procedure chiare, formare gli addetti e assicurare la disponibilità di presidi di emergenza in cantiere.
  7. Gestire in sicurezza gli impianti elettrici: le linee temporanee di cantiere devono rispettare la normativa CEI, con verifiche periodiche e protezioni contro i contatti diretti e indiretti.
  8. Controllare l’accesso e la movimentazione di mezzi e materiali: la viabilità interna, le aree di deposito e i percorsi devono essere organizzati per evitare interferenze con i lavoratori.
  9. Promuovere la cultura della segnalazione: ogni anomalia, quasi infortunio o situazione pericolosa deve essere segnalata tempestivamente, senza timore di ripercussioni, come previsto dalle procedure di gestione della sicurezza.
  10. Verificare e aggiornare la documentazione: POS, PSC, DUVRI e certificazioni devono essere sempre coerenti con l’effettivo stato del cantiere e aggiornati in caso di variazioni nelle lavorazioni o nel personale.

Implicazioni operative per imprese e professionisti

L’applicazione di queste dieci regole richiede una pianificazione accurata e un controllo costante. I datori di lavoro devono garantire che ogni figura aziendale sia consapevole dei propri obblighi e riceva formazione adeguata. La vigilanza dei preposti, l’attività dei coordinatori per la sicurezza e l’impegno attivo dei lavoratori rappresentano i pilastri di un sistema di prevenzione realmente efficace. L’adozione di comportamenti coerenti e la verifica costante delle procedure permettono di ridurre incidenti, costi indiretti e tempi di fermo, migliorando al tempo stesso la produttività complessiva del cantiere.

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