75ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro

Lavorare per vivere, non per morire: 75ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro

La sicurezza sul lavoro è un principio fondamentale dell’ordinamento giuridico italiano, radicato nei valori costituzionali che pongono la tutela della persona al centro del diritto al lavoro. La normativa vigente, in particolare il Testo Unico sulla Salute e Ssicurezza sul Lavoro, definisce un quadro complesso di responsabilità e obblighi per i datori di lavoro, finalizzato a prevenire infortuni e malattie professionali. 

Questo sistema normativo è in continua evoluzione per adattarsi alle nuove sfide del mondo del lavoro, come dimostra l’introduzione di strumenti quali la patente a crediti per le imprese. L’obiettivo è superare un approccio meramente formale per promuovere una gestione del rischio proattiva e integrata, che consideri la sicurezza non un costo, ma un investimento strategico nel capitale umano e un prerequisito essenziale per la produttività.

Analisi sulla sicurezza sul lavoro: i dati del 2025

I dati relativi ai primi otto mesi del 2025 delineano un quadro critico. Le denunce di infortunio mortale si attestano a 681, un numero che conferma una sostanziale e inaccettabile stabilità rispetto all’anno precedente. L’analisi dettagliata rivela però un’evoluzione nella natura dei rischi: mentre si registra una lieve flessione dei decessi avvenuti sul luogo di lavoro, si assiste a un preoccupante aumento degli incidenti mortali durante il tragitto casa-lavoro (+8,7%) e a una crescita esponenziale delle denunce per malattie professionali (+8,9%).

I settori più colpiti si confermano le costruzioni, le attività manifatturiere e il comparto dei trasporti e magazzinaggio. Emergono inoltre profonde disuguaglianze, con un’incidenza di mortalità nettamente superiore per i lavoratori più anziani e per quelli di origine straniera, evidenziando come il rischio si concentri sulle fasce più vulnerabili della forza lavoro.

Implicazioni per aziende e lavoratori: prevenzione e formazione

Il quadro normativo e i dati statistici comportano precise implicazioni pratiche per le imprese e i lavoratori. Per le aziende, emerge l’obbligo di andare oltre la mera conformità burocratica, adottando un modello di gestione della sicurezza che sia realmente integrato nei processi produttivi. Ciò significa condurre una valutazione dei rischi che tenga conto anche di fattori emergenti, come la mobilità dei dipendenti e le patologie a lungo termine. Diventa fondamentale investire in una formazione continua, mirata e realmente efficace, con un’attenzione specifica per i lavoratori più esposti a rischi.

Per i lavoratori, la conoscenza dei propri diritti e delle procedure di sicurezza è il primo strumento di autotutela. La promozione di una cultura della prevenzione condivisa, che coinvolga attivamente tutte le figure aziendali, rappresenta l’unica strategia per trasformare i luoghi di lavoro in ambienti sicuri e tutelati.

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