L’utilizzo diffuso dei computer ha reso il rischio da videoterminale (VDT) una delle tematiche più trasversali della sicurezza sul lavoro, spesso sottovalutata nonostante le implicazioni per la salute a lungo termine. Il DLgs 81/08, al Titolo VII, definisce con precisione il campo di applicazione: le tutele si applicano ai lavoratori “videoterminalisti”, ovvero coloro che utilizzano attrezzature munite di schermo in modo sistematico o abituale per almeno 20 ore settimanali. Non si tratta solo di una questione di comfort, ma di prevenzione sanitaria obbligatoria. Il datore di lavoro è tenuto a valutare i rischi specifici per la vista, la postura e l’affaticamento fisico o mentale, implementando misure che garantiscano l’ergonomia della postazione, sia in ufficio che in modalità smart working.
Rischi per la salute e requisiti ergonomici
L’esposizione prolungata ai VDT può causare tre macro-categorie di disturbi: affaticamento visivo (astenopia, bruciore, visione offuscata), disturbi muscolo-scheletrici (cervicalgia, lombalgia, sindrome del tunnel carpale) e stress psicofisico. Per prevenire queste patologie, l’Allegato XXXIV del Testo Unico stabilisce i requisiti minimi della postazione. La sedia deve essere stabile, con 5 razze, regolabile in altezza e dotata di supporto lombare; la scrivania deve avere una superficie opaca per evitare riflessi e spazio sufficiente per l’appoggio degli avambracci; lo schermo deve essere posizionato frontalmente a una distanza di 50-70 cm, con il bordo superiore all’altezza degli occhi. Anche l’ambiente gioca un ruolo chiave: l’illuminazione (naturale e artificiale) deve essere gestita per evitare abbagliamenti diretti o riflessi sul monitor, mantenendo un microclima confortevole.
Sorveglianza sanitaria e pause obbligatorie
Sul piano gestionale, il legislatore impone misure organizzative rigide per spezzare la staticità del lavoro al video. È diritto del lavoratore fruire di un’interruzione dell’attività al videoterminale mediante pause o cambiamento di attività: la norma prevede 15 minuti di pausa ogni 2 ore di applicazione continuativa. Parallelamente, la Sorveglianza Sanitaria è un pilastro della prevenzione: il Medico Competente deve sottoporre i videoterminalisti a visite preventive e periodiche (con frequenza biennale per gli “over 50” o per chi ha prescrizioni specifiche, quinquennale negli altri casi), mirate a verificare l’idoneità visiva e l’assenza di disturbi posturali gravi. La formazione dei lavoratori sulla corretta postura e sull’organizzazione della postazione completa il quadro degli obblighi indelegabili.


