Bonus amianto 2017, le domande possono essere presentate fino al 31 marzo 2017 per i lavori di bonifica amianto e smaltimento eternit effettuati entro il 31 dicembre 2016.
Ecco cos’è e come funziona il credito d’imposta al 50%,
a chi spetta il beneficio, i requisiti per accedere all’agevolazione,
quali sono i lavori ammessi e quelli che non rientrano nel bonus e come
presentare la domanda al Ministero dell’Ambiente entro la scadenza e quali documenti occorre allegare, pena l’esclusione delle imprese dal credito.
Si tratta di una agevolazione prevista dal decreto del Ministero dell’Ambiente
pubblicato il 17 ottobre 2016 in Gazzetta Ufficiale che consente a
tutti i titolari di redditi d’impresa di ottenere un credito d’imposta
al 50% sui costi dei lavori di bonifica amianto e smaltimento su beni e
strutture nello Stato.
Tutti i
titolari di reddito d’impresa a partire dal 17 novembre 2016 al 31
marzo 2017, possono presentare un’apposita domanda al Ministero
dell’Ambiente, per ottenere un credito d’imposta al 50% per gli
interventi di bonifica su immobili, coperture o altri manufatti
riguardanti le strutture produttive, effettuati dal 1° gennaio al 31
dicembre 2016.
Per sapere, invece, se il bonus amianto sarà
prorogato per un altro anno, ossia anche per il 2017, occorre attendere
l’approvazione definitiva della nuova legge di Bilancio 2017 che
arriverà verosimilmente entro la fine del mese di novembre.
Quali sono le spese ammesse nel bonus amianto 2017? Le spese ammesse al credito d’imposta pari al 50% sono:
Spese per la rimozione amianto – eternit;
Spese per lo smaltimento dell’amianto.
Il bonus amianto 2017 è riconosciuto quindi per la rimozione e smaltimento di:
1) Lastre di amianto piane o ondulate;
2) Coperture in eternit;
3) Tubi, canalizzazioni e contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, a uso civile e industriale in amianto;
4) Sistemi di coibentazione industriale in amianto;
5) Coperture e manufatti di beni e strutture produttive.
Sono
ammessi al credito d’imposta, con limitazioni, anche le spese di
consulenza professionale effettuata per smaltire l’amianto. Tali
perizie, fruiscono di uno sconto fino al 10% per un importo massimo di
10 mila euro totali.
Il limite massimo di spesa è di 400 mila euro complessivi mentre il limite minimo del singolo progetto è di 20.000.
Non
rientrano invece nel bonus amianto, ossia, non beneficiano dello sconto
del 50% sotto forma di credito d’imposta, le spese sostenute per gli
interventi successivi alla bonifica amianto, come ad esempio il successivo rifacimento delle coperture.
Ecco i requisiti del bonus amianto 2017:
1)
Possono accedere al bonus amianto e quindi al credito d’imposta al 50%,
tutti i titolari di reddito d’impresa. Per cui il credito per la rimozione eternit e smaltimento amianto spetta a tutte le imprese a prescindere dal regime contabile e dalla natura giuridica;
2)
Per fruire del bonus, i lavori di rimozione e smaltimento devono essere
effettuati nel corso del 2016, dal 1° gennaio al 31 dicembre;
3) La domanda bonus amianto 2017 va presentata al Ministero dell’Ambiente a partire dal 17 novembre 2016 fino al 31 marzo 2017;
4)
Una volta inviata la domanda, entro 90 giorni, il Ministero farà sapere
all’impresa l’esito della richiesta, e se positiva, comunicherà
l’importo spettante;
5) I lavori di rimozione eternit e smaltimento amianto devono rientrare tra i lavori ammessi, individuati dal relativo decreto.