Quando si parla di agroalimentare la mente ci riporta subito ai prodotti della terra e cioè allo straordinario patrimonio di sapori che ha reso il Made in Italy vincente nel mondo e la nostra regione, pur con numeri ancora troppo piccoli, protagonista in Italia.
Ad essere spesso non considerato, è invece il settore della filiera ittica, una realtà che in Calabria conta oggi poco meno di 900 imbarcazioni – prevalentemente di piccola pesca costiera – 5000 occupati, con una produzione di 12.000 tonnellate ed un valore complessivo di circa 56,5 milioni di euro. Per volume d’affari, prospettive e numero di occupati si tratta, dunque, di un settore produttivo strategico per l’economia di molte aree della nostra regione.
Ed è proprio in questi giorni che in Calabria si è data piena attuazione alla Legge Reg.len. 27/2004 convocando il “Tavolo Azzurro” per sostenere la pesca artigianale nel pieno equilibrio tra rispetto dell’eco-sistema e reddito dei pescatori tramite l’attivazione di un Comitato Tecnico Scientifico per la raccolta dati della pesca tradizionale e non speciale.
Bruno Mariani Segretario Nazionale Confsal Pesca, presente al Tavolo Azzurro ci riporta la sua soddisfazione per le buone risposte avute dal Dipartimento Agricoltura, che ha proceduto con l’approvazione dei Bandi PO FEAMP 2014/2020 relativi alle seguenti misure:
- 1.32 “Salute e sicurezza” – (art.32 Reg. UE n.508/2014);
- 1.41 par.2 “Efficienza energetica e mitigazione dei cambiamenti climatici” – (art. 41 par.2 Reg. UE n. 508/2014);
- 1.43 “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca – (art. 43 Reg (UE) n. 508/2014)”;
- 2.48 “Investimenti produttivi destinati all’acquacoltura – (art. 48, par. 1 lett. a) e c) Reg (UE) N.508/2014)”;
- 5.69 “Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (art. 69 Reg. UE 508/2014)”.