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Commissione internazionale per la salute sul lavoro:”Morti d’amianto in preoccupante crescita”

La Commissione internazionale per la salute sul lavoro (ICOH) riporta dati preoccupanti alla 14a Conferenza annuale sulla sensibilizzazione alle malattie da amianto a Washington DC, riferendo uno scioccante aumento delle morti legate all’amianto, sottolineando l’esigenza crescente e critica di un divieto all’utilizzo dell’amianto.

“Stiamo assistendo ad una preoccupante crescita del tasso annuale di mortalità dei lavoratori per esposizioni all’ amianto in America: è di oltre il doppio rispetto alle stime degli scorsi anni. Un dato che dovrebbe spingere il Paese a vietare l’uso dell’amianto, come già avviene in molte Parti del mondo.”- afferma il presidente di ICOH Jukka Takala.

In base a quanto riporta Asbestos Disease Awareness Organization le malattie legate all’amianto causano 39.275 decessi negli Stati Uniti ogni anno, più del doppio delle precedenti stime di 15.000 all’anno. In particolare, l’amianto causa 34.270 decessi per cancro al polmone, 3.161 morti per mesotelioma, 787 decessi per cancro ovarico, 443 morti per cancro alla laringe e 613 decessi per asbestosi cronica.

Un appello rilanciato anche dal dott. Takala: “L’amianto è un cancerogeno mortale e in tutto il mondo stiamo vedendo aumentare il suo impatto. È tempo che gli Stati Uniti agiscano e riconoscano la necessità di un divieto.

Del resto i Paesi che hanno vietato o limitato l’utilizzo dell’asbesto sono ad oggi 67, fra questi l’Italia.

Per maggiori approfondimenti è possibile visionare un’analisi  cliccando qui.

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