Dall’Inail e dai Vigili del Fuoco focus sulla normativa con approfondimenti selettivi
Un esame approfondito del rischio incendio, analizzato in dettaglio in due settori produttivi ad alta incidenza di infortuni come l’edilizia e l’agricoltura. Sono gli scenari di cui si occupano due nuove pubblicazioni dell’Inail in collaborazione con il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Le pubblicazioni sono scaricabili cliccando qui.
Obiettivo del progetto è quello di contribuire a incidere sulla riduzione degli infortuni sul lavoro attraverso un approccio interdisciplinare e la condivisione di saperi e competenze, incrementando la cultura della sicurezza nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura.
Il rischio incendi nei cantieri
In entrambi i volumi vengono forniti i riferimenti normativi e gli elementi operativi per la gestione delle emergenze e della sicurezza antincendio. Sono offerte indicazioni generali per l’individuazione delle possibili fonti di rischio di incendio ed esplosione, delle misure conseguenti di prevenzione e protezione, delle azioni di formazione da conseguire con corsi e altre iniziative.
In particolare, vengono descritti ruoli, competenze e responsabilità dei diversi soggetti che operano nei cantieri. Si esaminano i materiali e le singole lavorazioni rilevanti per la valutazione del rischio incendi, soffermandosi su aree a rischio come depositi di gas infiammabili in recipienti mobili o in serbatoi fissi, depositi di carta, gruppi elettrogeni, e luoghi contenenti amianto.
Il rischio incendi nell’agricoltura
Nell’agricoltura i rischi da fuoco possono derivare da innovazione e nuove attività. Anche nella pubblicazione dedicata al mondo agricolo si svolgono analisi e approfondimenti. Accanto ai rischi più legati a processi produttivi tradizionali come coltivazione e allevamento, l’ampliamento di attività connesse all’utilizzo di macchine innovative e nuove tecnologie e l’implementazione della ricettività agrituristica impongono particolari obblighi autorizzativi di prevenzione incendi e specifiche misure, sia in condizioni normali di esercizio che di emergenza.
Alle fonti di rischio incendio legate alla presenza di materiali combustibili vegetali come fieno e sterpaglie e alle lavorazioni tradizionali della terra, debbono quindi aggiungersi nuovi rischi legati a una specializzazione più accentuata.
A completare la trattazione sono alcuni focus tematici riservati ad attività e spazi particolarmente sensibili al rischio di incendio e di esplosioni come capannoni agricoli e fienili, frantoi oleari, depositi di fitofarmaci e di carburante, ambienti confinati o sospetti di inquinamento, impianti biogas.