rischi psicosociali

Carico di lavoro alto e pressione del tempo: i rischi psicosociali sul Lavoro nelle PMI

Un rapporto europeo si sofferma sulla gestione dei rischi psciosociali sul lavoro nelle PMI. I rischi psicosociali e lo stress sul lavoro correlato rappresentano infatti una delle sfide principali con cui è necessario confrontarsi nel campo della Salute e della Sicurezza sul lavoro in quanto hanno considerevoli ripercussioni sulla salute delle singole persone, ma anche su quella delle imprese e delle economie nazionali.

Secondo un rapporto dell’EU-Osha, i due rischi psicosociali particolarmente frequenti siano l’elevato carico lavorativo e la pressione del tempo.

Condizioni di lavoro che comportano rischi psicosociali

  • carichi di lavoro eccessivi;
  • richieste contrastanti e mancanza di chiarezza sui ruoli;
  • scarso coinvolgimento nei processi decisionali che riguardano i lavoratori e mancanza di influenza sul modo in cui il lavoro viene svolto;
  • gestione inadeguata dei cambiamenti organizzativi, precarietà del lavoro;
  • comunicazione inefficace, mancanza di sostegno da parte dei colleghi o dei superiori;
  • molestie psicologiche e sessuali, violenza da parte di terzi.

I dati mostrano anche che, a causa della pandemia da Covid-19, i rischi psicosociali sono apparsi si sono intensificati proprio a causa della pandemia.

Nelle PMI

I lavoratori soffrono di stress quando le richieste della loro attività sono eccessive e più grandi della loro capacità di farvi fronte. Oltre ai problemi di salute mentale, i lavoratori sottoposti a stress prolungato possono sviluppare gravi problemi di salute fisica come le malattie cardiovascolari o i disturbi muscoloscheletrici.

Per le imprese gli effetti negativi possono essere una scarsa redditività complessiva, un maggiore assenteismo, il presenteismo (le persone continuano ad andare a lavorare quando sono malate e non possono essere efficienti) e un aumento dei tassi di incidenti e infortuni.

Le assenze tendono ad essere più lunghe di quelle dovute ad altre cause e lo stress lavoro-correlato può contribuire ad aumentare i tassi di prepensionamento. I costi per le imprese e la società sono considerevoli e vengono valutati in miliardi di euro a livello nazionale.

Misure di prevenzione per i rischi psicosociali

Le misure devono essere adeguate alla situazione specifica in azienda. Fra le più comuni: rielaborare i compiti e le funzioni, rivedere gli obiettivi annuali rendendoli motivanti, valutare e riconoscere il potenziale di ogni singolo lavoratore.

Altre misure riguardano invece la corretta gestione del personale, dirigere ricorrendo ad accordi sugli obiettivi, puntare su compiti diversificati, far partecipare, responsabilizzare, concedere margini di manovra, riconoscere il lavoro svolto.

Importanti misure riguardano il volume di lavoro, ad esempio pianificare in modo realistico il
lavoro e la tempistica, valutare periodicamente e ottimizzare i processi di lavoro, gli strumenti e le tecniche.

Sempre in un’ottica di prevenzione dei rischi sociali, è fondamentale suddividere il lavoro e i compiti in
modo equo tra tutti i lavoratori, collaborare ed incitare alla collaborazione, essere di
supporto ai collaboratori senza adottare uno stile di conduzione autoritario e impositivo,
curare la cultura aziendale elaborando delle direttive sui rischi psicosociali in generale.

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