Coloro che abitualmente sono impegnati nel manipolare e movimentare manualmente dei carichi risultano più esposti alle malattie professionali rispetto a chi lo fa solo occasionalmente. Più alto anche il rischio di infortuni.
Per questo, riguardo al rischio da movimenti ripetitivi, è importante che i lavoratori ricevano su questi temi un’adeguata informazione e formazione e che agiscano nel rispetto delle procedure di sicurezza previste per un’efficace azione di prevenzione a beneficio della propria salute e sicurezza.
Vediamo cosa si intende per movimenti ripetitivi e quali sono le azioni necessarie a prevenire i possibili rischi.
Cosa sono i movimenti ripetitivi?
I movimenti ripetitivi sono quelli che richiedono una ripetizione ad alta frequenza di movimenti o cicli di movimenti identici con sforzi muscolari degli arti superiori, anche senza movimentazione di carichi o con movimentazione di carichi di peso singolarmente irrisorio. La medicina del lavoro si è concentrata proprio sulla pericolosità per il sistema muscoloscheletrico dei movimenti ripetitivi.
In particolare i potenziali rischi per la salute sono riconducibili a patologie da sovraccarico della spalla, del gomito, del polso e della mano, dovute a posture incongrue, a movimenti continui e ripetitivi degli arti superiori.
Ai movimenti ripetitivi si fa cenno nella parte conclusiva dell’allegato XXXIII del Testo Unico e il rischio deve essere accertato e valutato, nel rispetto generale del disposto dell’art. 28, comma 1 del suddetto D.Lgs. n. 81/2008.
Azioni preventive di protezione
Azioni di prevenzione e protezione del rischio a tuttela della salute dei lavoratori:
- la sorveglianza sanitaria;
- rivalutazione circostanziata delle turnazioni e dei tempi delle lavorazioni che richiedono cicli e ritmi ripetitivi e continuativi;
- meccanizzazione e automazione dei processi che risultano più gravosi;
- informazione e formazione dei lavoratori.