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Salute mentale nel lavoro digitale, le proposte dell’Ue contro il rischio psicosociale

La definizione odierna di salute e sicurezza sul lavoro non può più prescindere dalla comprensione della salute mentale. Lo afferma il Parlamento europeo nella Risoluzione del 5 luglio 2022 sulla salute mentale nel mondo del lavoro digitale, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 7 febbraio 2023.

Secondo il Parlamento le istituzioni dell’UE e gli Stati membri dovrebbero riconoscere la portata dei problemi di salute mentale legati al lavoro e impegnarsi fortemente per regolamentare e attuare un mondo del lavoro digitale che contribuisca alla prevenzione di tali problemi.

Secondo l’Europarlamento è quindi necessario integrare l’assistenza sanitaria per la salute mentale con l’assistenza destinata alla salute fisica. In tal senso il Parlamento europeo rincara la responsabilità del datore di lavoro e il ruolo essenziale sia di quest’ultimo che delle parti sociali nell’elaborazione e nell’attuazione di tali iniziative.

Salute mentale a lavoro, le proposta della commissione UE

Alcuni punti della proposta:

  • prevenire efficacemente i rischi psicosociali sul luogo di lavoro, anche online;
  • fornire formazione ai dirigenti e ai lavoratori;
  • valutare periodicamente i progressi e migliorare l’ambiente di lavoro.

L’Europarlamento sostiene anche la necessità di una formazione psicosociale per i dirigenti e lavoratori per adattarsi alle pratiche di organizzazione del lavoro e promuovere una comprensione profonda dei problemi di salute mentale nel luogo di lavoro. Incoraggia quindi i datori di lavoro a promuovere approcci, politiche e pratiche positive per una buona salute mentale e il benessere sul lavoro.

Il Parlamento europeo propone anche di designare e formare un dipendente di riferimento per la salute mentale o di predisporre una sezione dedicata nella piattaforma di comunicazione interna per il loro luogo di lavoro. All’interno le informazioni per indirizzare i dipendenti verso i vari servizi dedicati.

In programma anche il lancio di piattaforme e applicazioni digitali per la salute mentale, oltre alla valutazione della fattibilità dell’istituzione di un numero di assistenza telefonica comune a livello dell’UE per attivare una rete di sostegno.

Infine, il parlamento invita gli Stati membri a valutare la possibilità di creare servizi locali o regionali di intermediazione per i rischi psicosociali, che offrano consulenza e supporto tecnico ai lavoratori autonomi e ai datori di lavoro, ai dirigenti e ai lavoratori delle microimprese e delle PMI.

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