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Inail, in 3 mesi 189 morti sul lavoro: le proposte di Unasf Conflavoro PMI per migliorare la sicurezza

Nel giorno in cui l’Inail presenta i dati trimestrali muore operaio alla Farnesina. Conflavoro PMI rilancia 3 proposte per un primo cambiamento del sistema

Oggi (28 aprile), giornata mondiale per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, un operaio è purtroppo morto durante alcuni lavori di manutenzione a un ascensore della Farnesina, sede del ministero degli Esteri. Un contesto ancora da accertare da parte delle forze dell’ordine, ma, visto l’ambito istituzionale in cui si è verificato, sicuramente un incidente assai significativo e simbolico di una condizione che in Italia deve essere rivista a ogni livello.

E proprio oggi l’Inail ha reso pubblico il nuovo report sulle denunce di infortuni, malattie e incidenti mortali sul lavoro. Numeri che peggiorano molto rispetto allo scorso anno: nel primo trimestre 2022, in particolare, gli infortuni denunciati sono stati 194.106 pari a +50,9% rispetto al gennaio-marzo 2021. Di questi, 189 sono stati mortali (+2,2%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 14.517 (+6,9%).

Il commento di Roberto Capobianco

“È ormai improrogabile mettere in pratica un differente approccio alla salute e sicurezza sul lavoro”, commenta Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro PMI cui fa parte Unasf.“Ci riferiamo principalmente alla formazione, per la quale è necessario attivare percorsi educativi fin dall’età scolare e al sostegno concreto delle istituzioni alle aziende nella diffusione delle buone prassi normate nel Dlgs. 81/08”.

“Insieme a una burocrazia più agevole, questi sono i tre impegni che chiediamo alle istituzioni per contribuire, insieme ad aziende e associazioni di settore, a invertire questa tragica tendenza. Un cambio di passo deve essere fatto. Ecco perché torniamo a ribadire alle istituzioni la necessità di avviare un percorso virtuoso per semplificare i troppi farraginosi adempimenti, tenendo conto dei diversi livelli di rischio delle imprese e promuovendo sistemi incentivanti per le aziende che, per adempiere ai giusti obblighi normativi, sostengono costi che spesso non possono in realtà permettersi”.

Un sistema premiale con credito d’imposta

“In particolare, per diffondere e facilitare nel breve periodo sempre più le buone prassi, proponiamo l’introduzione di un credito d’imposta per attività di prevenzione, almeno nella misura del 50%, sui costi sostenuti per attività di prevenzione, formazione, informazione e addestramento, nonché di consulenza, di medicina del lavoro e comunque in relazione a tutti quei costi imputabili all’adeguamento dell’azienda al Testo Unico sulla sicurezza”.

Tra le tante iniziative messe in campo nelle scorse settimane, Conflavoro PMI ha riunito tutte quelle realtà produttive che si occupano di salute, sicurezza e ambiente e realizzato un manifesto (richiedilo qui) per rappresentanti istituzionali volto ad ottimizzare le misure di prevenzione e protezione in azienda.


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28 aprile, Giornata mondiale per la Salute e Sicurezza sul lavoro, scarica il poster di Unasf Conflavoro PMI

Distingui la prevenzione giusta da quella sbagliata

Il 28 aprile Unasf Conflavoro PMI celebra la Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro con una campagna di comunicazione differente dall’ordinario. L’obiettivo è quello di rafforzare l’idea che la prevenzione sia l’unica scelta buona, sana e, soprattutto, sensata da fare per chiunque graviti nel sistema Lavoro, tanto le aziende quanto i lavoratori.

“Non solo un diritto e non solo un dovere: la sicurezza sul lavoro deve essere prima di tutto una cultura da promuovere, una coscienza da assimilare e diffondere in modo unitario, istituzioni, associazioni e imprese insieme, nell’interesse del singolo così come dell’intera comunità socio-economica. Ma viaggiare nella stessa direzione – afferma Enzo Capobianco, presidente Unasf – significa anche favorire in ogni modo l’adeguamento delle aziende alla nostra normativa in materia, esempio internazionale di buone prassi che, però, comporta dei costi spesso difficili da sostenere specie per le piccole realtà. Significa anche favorire una formazione inclusiva ed effettivamente acquisibile, con percorsi di educazione avviati fin dall’età scolare. Tutti impegni che vedono Unasf Conflavoro PMI in prima linea da sempre”.

Scarica il poster di Unasf Conflavoro PMI sulla sicurezza

Per continuare a spingere verso una sensibilizzazione massiva sulla questione della sicurezza sul lavoro (ogni mese almeno 100 morti e tra i 50 mila e i 60 mila infortuni) Unasf ha quindi deciso di marcare ancor più profondamente una linea precisa con la campagna di comunicazione HSE del 2022, chiarendo in modo semplice cosa differenzia la prevenzione corretta da quella sbagliata, le buone dalle cattive prassi.

Come? Immaginando la sicurezza sul lavoro con le sembianze salutari e genuine di una mela da mangiare, contrapposta a un frutto avariato e sgradevole che nessuno vorrebbe mai assaggiare. La scelta da fare è più facile adesso, vero?

Scarica il poster e affiggilo nella tua azienda, portalo con te ai tuoi corsi di formazione sulla sicurezza e aiutaci a diffondere una nuova cultura della sicurezza.


manifesto

Italian Summit HSE, scarica il Manifesto con le 3 proposte per dimezzare gli infortuni al 2030

Sicurezza, responsabilità e formazione a distanza, i temi al centro del primo Italian Summit HSE sfociati nel Manifesto firmato a Roma

Per la prima volta le principali associazioni italiane del comparto della sicurezza del lavoro si sono riunite e hanno presentato alle Istituzioni un manifesto programmatico: 3 proposte concrete per contribuire alla riduzione del 50% degli infortuni gravi e mortali entro il 2030Leggilo integralmente cliccando qui.

Il vertice nazionale, denominato Italian Summit HSE, è stato organizzato da Conflavoro PMI, Confederazione Nazionale Piccole e Medie Imprese ed è composto da AifosUnasf Conflavoro PMIFondazione LHSAnmilAifesAiesilAssociazione Ambiente e Lavoro e Sistema HSE. Alla firma del manifesto, avvenuta a Roma a palazzo Wedekind, erano presenti la senatrice Rossella Accoto, Sottosegretaria al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Gianclaudio Bressa, Presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni del lavoro in Italia, Franco Bettoni, Presidente INAIL e Bruno Giordano, direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Il commento della Sen. Accoto sottosegretaria al Lavoro

I dati aggiornati degli infortuni sul lavoro sono l’ennesimo campanello d’allarme: nei soli mesi di gennaio e febbraio, sono aumentati del 47,6% rispetto al primo bimestre del 2021” È quanto ha affermato la Sen. Rossella Accoto “La cultura della sicurezza è un valore da coltivare tutti i giorni da parte sia dei datori di lavoro che dei dipendenti. Per promuoverla occorre liberarsi dalla concezione della sicurezza come mero adempimento formale trasformandola, invece, in un elemento centrale della vita stessa dell’azienda. Bisogna andare oltre gli obblighi minimi di legge, un percorso virtuoso deve essere fondato su un’attenzione costante all’aspetto preventivo e sulla conoscenza approfondita del rischio”.

Gli obiettivi dell’Italian Summit HSE

Tre gli obiettivi annuali che i promotori hanno presentato ai rappresentanti istituzionali per ottimizzare le misure di prevenzione e protezione in azienda.

👉 Clicca qui per scaricare il Manifesto.

– La definizione di un tavolo di lavoro istituzionale per individuare le possibili semplificazioni degli adempimenti, tenendo conto dei diversi livelli di rischio delle imprese e implementando le “buone prassi” dei Paesi stranieri, che possano ispirare le soluzioni individuate dal tavolo di lavoro.

– La valorizzazione della formazione e dell’addestramento
, per diminuire l’incidenza, in costante aumento, degli infortuni sul lavoro, per mezzo della formazione esperienziale, della progettazione innovativa della formazione, dell’utilizzo di testimonianze di lavoratori infortunati.

– Strumenti di promozione della salute e sicurezza sul lavoro di tipo premiale nei riguardi delle imprese virtuose e di incentivi alla corretta e completa attuazione di misure di promozione della salute e sicurezza sul lavoro, come ad esempio la previsione di un credito di imposta per attività di prevenzione per la sostituzione di attrezzature di lavoro vecchie con altre moderne, la fornitura di DPI, la formazione, l’informazione e l’addestramento o, ancora, il sostegno alle persone vittime di infortuni sul lavoro.

La voce dei protagonisti

Siamo orgogliosi – hanno dichiarato i promotori dell’iniziativa – di realizzare per la prima volta in Italia un’occasione di incontro per tutte quelle realtà produttive che solitamente si trovano in concorrenza tra loro, e che oggi si uniscono per parlare con una sola voce. È importante che lo Stato ascolti e accolga le istanze dei piccoli imprenditori che, specie in questo momento critico, ritengono fondamentale insistere sulla formazione dei propri dipendenti, consapevoli che la sicurezza sul lavoro non è solo un diritto, ma anche un dovere di tutti, e che è una responsabilità del datore di lavoro, del lavoratore e degli organi di controllo collaborare per introdurre strumenti normativi sempre più efficienti e all’avanguardia”.


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Italian Summit HSE, per la prima volta le associazioni di settore uniscono le forze

Conflavoro PMI promuove vertice nazionale inedito per avviare azione di lobby a favore del benessere del lavoro: il 7 aprile a Roma la firma del manifesto

Per la prima volta assoluta in Italia le principali associazioni che si occupano di salute, sicurezza e ambiente uniscono le forze dando vita al primo vertice nazionale di settore, l’Italian Summit HSE.

Il vertice, promosso e organizzato da Conflavoro PMI, vede come primi membri del summit: Aifos, UNASF Conflavoro PMI, Anmil, Fondazione LHS, Associazione Ambiente e Lavoro, Aiesil e Aifes. L’impegno comune è quello di avviare un’azione di lobby a favore del benessere del lavoro e dei lavoratori nei confronti delle istituzioni.

Mediante una serie di tavoli tecnici, le associazioni dell’Italian Summit HSE si impegnano a elaborare un manifesto con punti significativiapplicabili dalle aziende e fondanti un sistema migliore per promuovere e incentivare la salute e sicurezza sul lavoro.

Il manifesto sarà firmato il 7 aprile a Roma a palazzo Wedekind in piazza Colonna, simbolicamente vicino a palazzo Chigi. L’azione di lobby del vertice, infatti, punta a coinvolgere parlamento, organismi del settore e governo presentando loro, nero su bianco, le istanze forti richieste dalle più importanti associazioni del settore HSE.

I lavori del 7 aprile saranno coordinati dall’avvocato Lorenzo Fantini, tra i massimi esperti del settore e già dirigente del ministero del Lavoro. 

Tra i presenti alla giornata dì lavoro del Summit HSE ci sarà anche Bruno Giordano direttore generale dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, Franco Bettoni presidente dell’Inail e l’avv. Pasquale Staropoli responsabile della Scuola di Alta Formazione della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro.


👉 Per tutti gli aggiornamenti, visita www.summithse.it.


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decreto fiscale

Decreto fiscale: nuove misure riguardanti la sicurezza sul lavoro

È stato approvato lo scorso 15 ottobre dal Consiglio dei Ministri il Dl con Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.

Il recente decreto fiscale è intervenuto nella normativa sulla sicurezza sul lavoro, modificando il Testo Unico, in particolare per quanto concerne vigilanza e sanzioni. Le misure sono state riassunte in una nota pubblicata dal ministero del lavoro.

I punti del Decreto fiscale in sintesi

  • estensione competenze Ispettorato nazionale del lavoro e coordinamento con Asl nella vigilanza, con modifiche al Dpcm del 21 dicembre 2007;
  • introiti delle sanzioni diretti al finanziamento delle attività di prevenzione dello stesso Ispettorato;
  • rafforzamento e messa a regime del Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP);
  • passa dal 20% al 10% la percentuale di lavoratori in nero sufficiente per sospensione dell’attività imprenditoriale;
  • sospensione immediata e senza recidiva per illeciti gravi in materia di salute e sicurezza, impossibilità di contrattare con la PA, ripresa delle attività dopo ripristino condizioni di regolarità e pagamento sanzione, che sarà doppia con recidiva negli ultimi cinque anni;
  • illeciti soggetti a tale disciplina definiti con decreto e individuati dall’Allegato I al D.lgs. n. 81/2008;
  • prevista assunzione 1.024 unità Ispettorato del lavoro e 3,7 milioni di investimenti 2022/2023 per strumentazione informatica;
  • da gennaio 2021 aumenta da 570 a 660 unità la dotazione dell’Arma dei Carabinieri nel personale addetto alla vigilanza su norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Ecco le altre misure approvate:

  • differimento “rottamazione-ter” e “saldo e stralcio;
  • 150 giorni di notifica per adempimento spontaneo cartelle settembre dicembre 2021;
  • da 10 a 18 rate non pagate per decadenza nei piani in essere prima della sospensione della riscossione;
  • rifinanziato Ecobonus 2021;
  • rifinanziamento equiparazione quarantena a malattia;
  • congedo parentale quarantena minori di 14 anni;
  • rifinanziamento cassa integrazione Covid.

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