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Rapporto personale maschile e femminile: prorogata al scadenza

Rilasciata dal Ministero del Lavoro la procedura online, prevista dall’art. 46 del Decreto Legislativo 11 aprile 2006 n. 198 (Codice delle pari opportunità) modificato dal Decreto Legislativo 25 gennaio 2010 n. 5,  per l’invio del rapporto riguardante il biennio 2016-2017 e contestualmente posticipata in scadenza per l’invio dei dati al 30 giugno 2018.

Secondo la normativa le aziende pubbliche e private che occupano più di 100 dipendenti sono tenute a redigere, con cadenza biennale, un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile. 

Tale documento deve contenere le informazioni relative a ognuna delle professioni, allo stato delle assunzioni, alla formazione, alla promozione professionale, ai livelli, ai passaggi di categoria o di qualifica, ad altri fenomeni di mobilità, all’intervento della CIG, ai licenziamenti, ai prepensionamenti e pensionamenti, alla retribuzione effettivamente corrisposta (art. 46 del d.lgs. 11 aprile 2006, n. 198).

Al fine di semplificare la compilazione e la trasmissione del rapporto, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha messo a disposizione delle aziende questo applicativo che consentirà anche di elaborare con maggiore efficacia i dati inseriti, facilitandone la lettura e l’analisi.

Per l’invio basterà collegarsi al portale dei servizi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, accedendo tramite SPID, oppure, con le credenziali di Cliclavoro.

Per avere maggiori informazioni consulta al guida del Ministero cliccando qui.

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Commissione internazionale per la salute sul lavoro:”Morti d’amianto in preoccupante crescita”

La Commissione internazionale per la salute sul lavoro (ICOH) riporta dati preoccupanti alla 14a Conferenza annuale sulla sensibilizzazione alle malattie da amianto a Washington DC, riferendo uno scioccante aumento delle morti legate all’amianto, sottolineando l’esigenza crescente e critica di un divieto all’utilizzo dell’amianto.

“Stiamo assistendo ad una preoccupante crescita del tasso annuale di mortalità dei lavoratori per esposizioni all’ amianto in America: è di oltre il doppio rispetto alle stime degli scorsi anni. Un dato che dovrebbe spingere il Paese a vietare l’uso dell’amianto, come già avviene in molte Parti del mondo.”- afferma il presidente di ICOH Jukka Takala.

In base a quanto riporta Asbestos Disease Awareness Organization le malattie legate all’amianto causano 39.275 decessi negli Stati Uniti ogni anno, più del doppio delle precedenti stime di 15.000 all’anno. In particolare, l’amianto causa 34.270 decessi per cancro al polmone, 3.161 morti per mesotelioma, 787 decessi per cancro ovarico, 443 morti per cancro alla laringe e 613 decessi per asbestosi cronica.

Un appello rilanciato anche dal dott. Takala: “L’amianto è un cancerogeno mortale e in tutto il mondo stiamo vedendo aumentare il suo impatto. È tempo che gli Stati Uniti agiscano e riconoscano la necessità di un divieto.

Del resto i Paesi che hanno vietato o limitato l’utilizzo dell’asbesto sono ad oggi 67, fra questi l’Italia.

Per maggiori approfondimenti è possibile visionare un’analisi  cliccando qui.

1525249513 chimici Unasf

Aggiornamento Movarisch 2018 per le PMI

Aggiornato dalle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Toscana il Modello MOVARISCH, ossia il Modello di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi per la salute ad uso delle piccole e medie imprese – Titolo IX Capo I – D.Lgs. 81/08.

Il Modello di Valutazione del Rischio Chimico denominato con un semplice acronimo “MoVaRisCh” è stato approvato dai gruppi tecnici delle Regioni Emilia-Romagna,Toscana e Lombardia in applicazione alle Linee Guida del Titolo VII-bis D.Lgs. 626/94, ora Titolo IX Capo I Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (D.Lgs. 81/08), proposte dal Coordinamento Tecnico per la Sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome.

E’ una modalità di analisi che attraverso un percorso informatico semplice consente di effettuare la valutazione del rischio chimico per la salute dei lavoratori secondo quanto previsto dall’articolo 223 del D.Lgs. 81/08.

Nel modello è infatti prevista l’identificazione e il peso da assegnare ai parametri indicati dall’articolo di legge, e dai quali non è possibile prescindere, per effettuare la valutazione del rischio chimico per la salute da parte delle imprese Artigiane, Industriali, del Commercio e dei Servizi.

Il modello, che va inteso come un percorso di “facilitazione”, rende possibile classificare ogni lavoratore esposto ad agenti chimici pericolosi in rischio irrilevante per la salute o non irrilevante per la salute in considerazione agli adempimenti del Titolo IX Capo I D.Lgs .81/08 per quanto riguarda il rischio chimico per la salute dei lavoratori.

Fotografia Lorenzo Fantini

avv. Lorenzo Fantini – il parere di un esperto

Ultimato il documento ufficiale redatto dall’Avv. Lorenzo Fantini che analizza il rispetto dei parametri giuridici di definizione e identificazione della nostra Confederazione in materia di corsi di formazione sicurezza lavoro, in particolare come soggetto formatore aderente agli obblighi corrispondenti dell’Accordo del 21 dicembre 2011.


“La formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro è considerata dall’ordinamento giuridico italiano elemento essenziale per limitare i rischi di infortuni e malattie professionali” – Afferma l’avvocato Fantini, esperto in materia di salute e sicurezza sul lavoro, dirigente delle divisioni del Ministero del lavoro competenti in tale materia negli anni tra il 2003 e il 2013. 

“Visti e analizzati i termini e requisiti richiesti dalla normativa si evidenzia la piena legittimità  di Conflavoro PMI ad operare come “soggetto  formatore” per i corsi  di  formazione  per  lavoratori, dirigenti e preposti” – così  Fantini esprime il suo parere riguardo al lavoro quotidianamente svolto da Unasf Conflavoro pmi in materia di prevenzione degli infortuni con particolare riferimento ai corsi di formazione obbligatoria. 

“Conflavoro PMI – ribadisce l’esperto- costituisce un’associazione sindacale datoriale e come tale è pienamente e incondizionatamente legittimata a erogare corsi di formazione e di aggiornamento per docenti dei corsi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.”

Una valutazione attenta quella dell’avvocato Fantini, che riporta tutti i riferimenti normativi a cui rifarsi, evidenziando i passaggi fondamentali e rendendo comprensibile, anche ai meno avvezzi della materia, la legittimità e rappresentatività che la Confederazione ha nel processo di accreditamento dei CFPT .

E’ possibile visionare il documento dell’avv. Lorenzo Fantini in versione integrale cliccando qui.

1525079672 Edifici UNASF 02

Definiti gli enti beneficiari del contributo per la messa in sicurezza di edifici e territorio

Il Ministero dell’Interno definisce gli Enti beneficiari del contributo per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio ai sensi della Legge di Bilancio 2017. Con precedente decreto del Ministero dell’Interno del 29 gennaio 2018 (in GU n.32 del 08-02-2018) era stato realizzato il modello di certificato per la richiesta del contributo spettante ai comuni In data 16 Aprile 2018, si è provveduto a predisporre il pagamento del primo acconto, pari al 20% del contributo, agli enti in regoli contributi per opere pubbliche.

Ma come si articola il decreto?

Le risorse sono state stanziate con il comma 853 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 che prevede l’assegnazione ai comuni contributi per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, nel limite complessivo di:

  • 150 milioni di euro per l’anno 2018 (termine richiesta 20 febbraio 2018)
  • 300 milioni di euro per l’anno 2019 (termine richiesta 20 settembre 2018)
  • 400 milioni di euro per l’anno 2020 (termine richiesta. 20 settembre 2019).
Per scaricare gli allegati visita il sito del Ministero dell’Interno e clicca qui.

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