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Pubblicata la banca dati Eu-Osha

Pubblica da Eu-Osha una banca dati che raccoglie tool e guide riguardanti i rischi sul lavoro in presenza di sostanze pericolose. Si tratta di un nuovo passaggio dell’attività di sensibilizzazione e informazione prevista dalla campagna Ambiente di lavoro sani e sicuri 2018-2019 lanciata ufficialmente lo scorso aprile.

Attraverso questa banca dati sarà possibile consultare strumenti pubblicati negli anni da istituzioni, enti, associazioni di categoria, aziende sulla gestione delle sostanze pericolose.In totale sono state raccolte 702 risorse in 70 pagine.

Rischi specifici, peculiarità dei differenti settori lavorativi, delle varie figure presenti negli ambienti di lavoro. Formazione, sostituzione, valutazione del rischio. 

Gli strumenti raccolti da Eu-Osha provengono da ogni Paese europeo coinvolto e possono essere consultati ordinando diversi filtri: Paese, lingua, settore, attività lavorative, effetti sulla salute, gruppi di lavoratori; gruppi destinatari, tipologia di strumento; ambiti prioritari.

Scopri tutti i video, manuali, guide, ricerche sul tema Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose cliccando qui.

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Rischio lavori su impianti elettrici: pubblicato il volume INAIL

L’inail ha dedicato un approfondimento al rischio elettrico, al quale sono esposti tutti i lavoratori che quotidianamente si occupano dell’esercizio, della manutenzione o delle verifiche dei sistemi elettrici. Il documento evidenzia le disposizioni legislative e approfondisce le procedure indicate per la sicurezza dei lavoratori.

Il Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro ( d.lgs.81/2008 e s.m.i) dedica un intero “Capo” (il III dei Titolo III) all’attenzione che il datore di lavoro deve dedicare alla riduzione de possibile rischio elettrico. Con la pubblicazione del d.lgs. 81/2008 e delle normative CEI 11-15 e CEI 11-27, IV Edizione, e con il recepimento della norma En 50110-1:2013, sono a disposizione dei datori di lavoro tutte le disposizioni legislative e normative da mettere in atto per ridurre il rischio nei lavori elettrici.

L’approfondimento pubblicato dall’Istituto ha preso parte all’evoluzione della normativa e svolge attività di ricerca e di formazione sulla valutazione del rischio anche in tale campo.

Per scaricare la pubblicazione integrale clicca qui.

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Nomina dei preposti alla Sicurezza: quanti ne servono?

Una delle figure più importanti nel sistema della prevenzione e protezione in una Scuola è rappresentato dal preposto. 

Ma di cosa si occupano i preposti e quanti occorre nominarne?

Un Istituto Scolastico è un luogo di lavoro atipico, dove pochi lavoratori (insegnanti, personale ATA e Dirigente Scolastico) devono aver cura della sicurezza di un elevato numero di persone (studenti ed eventuale personale esterno momentaneamente presente nell’ edificio).

Solitamente, il Dirigente Scolastico nomina un “preposto alla sicurezza” per ogni plesso facente parte dell’Istituto, perché non potrebbe essere sempre fisicamente presente ed occuparsi delle attività quotidiane. Di solito questa figura viene individuate nel fiduciario di plesso, o collaboratore del Dirigente, in quanto lo stesso è già delegato allo svolgimento di compiti connessi alla gestione operativa e alla risoluzione di piccole problematiche nel plesso di appartenenza.

Nella scuola, però, esistono diversi tipi di preposti. In particolare è da considerarsi come “preposto alla sicurezza” ogni lavoratore che svolga un compito operativo di controllo e coordinamento.

Le figure professionali che all’ interno di un Istituto ricoprono di fatto il ruolo di preposti e che è necessario che vengano nominate formalmente dal Dirigente Scolastico e debitamente formate sono:

  • Il Dsga (direttore dei servizi generali ed amministrativi), che sovrintende allo svolgimento del lavoro amministrativo negli uffici, conformemente a quanto predisposto dal Documento di Valutazione dei Rischi;
  • il Vice Preside, che verifica l’attività didattica e vigila sul corretto svolgimento delle varie attività;
  • i Responsabili dei laboratori e delle palestre, che svolgono la sorveglianza dell’attività didattica degli studenti che frequentano i laboratori e la palestra, addenstrandoli all’ uso degli strumenti ivi ubicati;
  • gli Insegnati tecnico-pratici (solo se svolgono attività didattica all’ interno di laboratori con uso di attrezzature).

Ma quali sono compiti generali di un preposto?

Prima di tutto vigilare affinché le disposizioni della scuola in materia di salute e sicurezza sul lavoro vengano rispettate. In caso di inadempienza sarà suo compito informare il Dirigente Scolastico affinché possano essere estinte situazioni di pericolo  e salvaguardato un ambiente sicuro e protetto. Infine in caso di emergenza sarà necessario che coordini insegnanti e studenti per la messa in sicurezze.

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UNI ISO 45001: la norma per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

INAIL
riconosce come avvenuti sul luogo di lavoro circa 417.000 infortuni
(dati 2017), dei quali 617 con conseguenze mortali. Questi infortuni
hanno causato circa 11 milioni di giornate di inabilità (in media 85
giorni per infortuni che hanno provocato menomazione, 21 giorni in
assenza di menomazione).

La UNI ISO 45001:2018 “Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro – Requisiti e guida per l’uso”
è la prima norma internazionale per la salute e la sicurezza nei luoghi
di lavoro. E’ stata elaborata una brochure dedicata per approfondire la normativa, conoscerla meglio e capire quali sono i vantaggi, da dove iniziare e come si collega alla
legislazione (con le testimonianze di INAIL, AIAS, Associazione Ambiente
e Lavoro, AIFOS, Assolombarda, CNA, Consiglio Nazionale degli
Ingegneri, Accredia, Conforma).

La pubblicazione della norma UNI ISO 45001 può essere considerato un nuovo punto di inizio che apre nuove possibilità e nuovi scenari su cui lavorare, a livello nazionale e internazionale, per migliorare le performance di prevenzione nelle imprese e contrastare efficacemente il triste fenomeno degli infortuni e delle malattie professionali.

La gestione della sicurezza, inserita e integrata nella gestione complessiva delle aziende, può generare un nuovo modello di competitività sostenibile che occorre sostenere e perseguire.

Per scaricare la brochure gratuita dedicata alla norma UNI ISO45001 clicca qui.

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Vigilanza inadempienze contributive appalto illecito: pubblicata la circolare INL

Pubblicata la circolare n. 10/2018 con cui l’Ispettorato Nazionale del Lavoro fornisce indicazioni, condivise con il Ministero del Lavoro e P. S., con l’INPS e con l’INAIL, in ordine alla ipotesi in cui, nell’ambito di un appalto non genuino, siano riscontrate inadempienze retributive e contributive nei confronti dei lavoratori impiegati nell’esecuzione dell’appalto.

In particolare, chiarisce come debba essere calcolata la contribuzione e la retribuzione dovuta e quali siano le modalità da seguire per il recupero nei confronti degli operatori economici interessati, anche in considerazione dell’orientamento giurisprudenziale formatosi in materia.

La circolare in apertura richiama il D.Lgs. n. 8/2016 e la depenalizzazione prevista dal provvedimento per l’appalto privo dei requisiti e per i reati previsti dall’art. 18, comma 5 bis, del D.Lgs. n. 276/2003. Secondo tale previsione la sanzione per appalti non genuini e inadempienze è amministrativa, ovvero 50 euro per ogni lavoratore e giornata di lavoro sia per l’appaltatore che per il committente/utilizzatore. Anche in caso di appalto creato per eludere i diritti dei lavoratori; escludendo la possibilità di sanzioni per lavoro nero in quanto esiste “una “tracciabilità” del rapporto di lavoro e dei connessi adempimenti retributivi e contributivi, anche se facenti capo ad un datore di lavoro che non è l’effettivo utilizzatore delle prestazioni (cfr. interpello ML n. 27/2014)”.

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