attività lavorative usuranti

Attività lavorative usuranti 2022, comunicazione entro il 31 marzo

La comunicazione telematica relativa alle attività lavorative usuranti svolte nell’anno 2022 deve essere inviata al Ministero del Lavoro dai datori di lavoro, in modalità telematica, entro il 31 marzo.

Il dlgs n. 67/2011 prevede l’accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti. Tale categoria può ottenere una riduzione di 3 anni del requisito anagrafico minimo richiesto per l’accesso alla pensione di anzianità ed un’anzianità contributiva non inferiore a 35 anni.

La normativa riguarda principalmente le seguenti tipologie di prestatori di lavoro:

  • lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti;
  • lavoratori dipendenti notturni;
  • lavoratori addetti alla linea a catena;
  • autisti, conducenti veicoli pesanti adibiti ai servizi pubblici di trasporto di persone.

Le sanzioni previste 

Il mancato invio della comunicazione di attività lavorative usuranti da parte del datore di lavoro è sanzionato in via amministrativa con un importo che va da 500,00 a 1.500,00 euro. Si applica l’istituto della diffida.

Elenco delle attività lavorative usuranti nel dettaglio

Ecco quali lavoratori svolgono attività lavorative usuranti:

  • Lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti (art. 2, D.M. Lavoro 19 maggio 2009);
  • lavori in galleria, cava o miniera”, mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità;
  • lavori nelle cave, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
  • lavori nelle gallerie, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità;
  • lavori in cassoni ad aria compressa;
  • lavori svolti dai palombari;
  • lavori ad alte temperature;
  • lavorazione del vetro cavo, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  • lavori espletati in spazi ristretti, con carattere di prevalenza e continuità ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuativamente all’interno di spazi ristretti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  • lavori di asportazione dell’amianto con carattere di prevalenza e continuità.
  • lavoratori dipendenti notturni così come definiti dall’articolo 1, comma 1, lett. b), D.Lgs. n. 67/2011, il quale individua due categorie di lavoratori notturni: quelli “il cui orario di lavoro sia inserito nel quadro del lavoro a turni”, che prestano la loro attività per almeno 6 ore comprendenti il periodo di tempo che va dalla mezzanotte alle cinque del mattino, per un periodo minimo di giorni lavorativi all’anno non inferiore a 64; altri lavoratori notturni, intendendo i lavoratori che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo;
  • lavoratori addetti alla cosiddetta “linea catena” nei settori produttivi individuati per mezzo delle voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro di cui alla tabella allegata alla presente;
  • lavoratori dipendenti occupati in processi produttivi in serie, caratterizzati da un ritmo determinato da misurazione di tempi di produzione con mansioni organizzate in sequenze di postazioni.

    Sono esclusi gli addetti alle lavorazioni collaterali alle linee di produzione, alla manutenzione, al rifornimento dei materiali, ad attività di regolazione o controllo computerizzato delle stesse linee e al controllo qualità.
microRNA

Sospensione scadenze per malattie del professionista, come richiederla

Come fare per richiedere la sospensione delle scadenze nel caso di malattia del professionista? I chiarimenti sono nell’interpello n.248 dell’Agenzia delle Entrate. 

La procedura per richiedere la sospensione scadenze

Nei casi di malattia grave, infortunio o intervento chirurgico che comportino un periodo in ospedale o cure domiciliari superiori a tre giorni, il professionista può richiedere la sospensione delle scadenze fiscali. La sospensione decorre dal giorno di ricovero o di inizio delle cure e può durare al massimo 60 giorni. Gli adempimenti che ricadono in tale periodo sono sospesi.

Il termine per provvedere all’effettuazione è quello di 30 giorni dalla dismissione dall’ospedale o dalla conclusione delle cure.

Per ottenere la sospensione scadenze deve essere inviata all’ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate un’email di posta certificata in con cui il professionista rende noti i nominativi dei clienti che possono beneficiare della sospensione. All’email deve essere allegata la copia dei mandati professionali, con data precedente alla malattia o all’infortunio e il certificato medico che attesta la fine delle cure.

La comunicazione deve essere inviata in alternativa con raccomandata con avviso di ricevimento.

NB: Tra il commercialista e il proprio cliente deve esistere un mandato professionale con data precedente al ricovero ospedaliero o al giorno di inizio della cura domiciliare.

sostanze chimiche pericolose

Novità obblighi doganali importazione sostanze chimiche pericolose – all.XIV e XVII del REACH

L’agenzia delle Dogane e del Monopolio ha integrato in TARIC delle misure relative alle sostanze chimiche pericolose contenuti all’interno degli allegati del regolamento (CEE) 1907/2006 (REACH). La direttiva è rivolta a tutte le aziende che intendono effettuare l’importazione da paesi extra UE di sostanze soggette ad autorizzazione e/o a restrizioni, ai sensi rispettivamente dell’allegatoXIV e XVII del regolamento REACH.

Come riportato nella nota TAR 2023-011 prot 78607/RU, le aziende devono consultare la lista di sostanze contenute nei suddetti allegati, verificare se le materie prime importate rientrano in uno di questi allegati e infine targarle con uno degli appositi codici documento per poter superare i controlli doganali.

Sostanze chimiche pericolose soggette a autorizzazione

Già dal 1° ottobre 2019 l’agenzia delle dogane aveva imposto che tutte sostanze importate nel territorio UE o immesse sul mercato, presenti nell’allegatoXIV e dunque soggette ad autorizzazione REACH, dovessero seguire le disposizioni sottostanti:

  • Integrare il numero identificativo dell’autorizzazione REACH nella dichiarazione doganale;
  • Fornire uno degli appositi codici documento: C073, Y105, Y109, Y115.

Sostanze chimiche pericolose soggette a restrizioni: le novità

Dal 10 febbraio 2023 l’agenzia doganale ha imposto che per tutte le sostanze, in quanto tali o in quanto componenti di una miscela, contenute nell’allegato XVII, dunque soggette ad una restrizione, sia indicato un codice documento all’interno della dichiarazione doganale: Y106, Y110, Y113.

Per tutte le sostanze importate NON soggette a restrizioni perché NON appartenente all’All. XVII è necessario assegnare il codice Y113 ed è quindi escluso dall’adempimento.

rumore

Rumore e comfort acustico in ambienti a uso ufficio

Con particolare riferimento all’esposizione al rumore dei lavoratori, l’evoluzione che ha subito il luogo di lavoro ha reso necessario procedere all’evoluzione e l’aggiornamento delle procedure di analisi e progettazione acustica dei luoghi di lavoro. Ne deriva che negli ambienti di lavoro, così definiti, la progettazione degli elementi di funzionalità e di sicurezza può essere contemporanea e integrata con la progettazione delle fonti di benessere percepito.

A partire dal documento Inail Corretta progettazione acustica di ambienti di lavoro industriali e non – Manuale operativo ci soffermiamo sulla fase di analisi per la progettazione acustica di nuovi ambienti ad uso ufficio.

Ambienti ad uso ufficio e rumore, analisi del quadro conoscitivo

  • Raccolta dati: planimetrie, sezioni, layout stabilimento, progetto degli impianti tecnici (aria, illuminazione, rilevatori di fumo, antincendio, ecc.), stratigrafie delle partizioni interne ed esterne, particolari tecnologici.
  • Analisi del layout di progetto finalizzato all’individuazione delle principali criticità acustiche, con particolare riferimento alla “prossimità tra ambienti silenziosi e rumorosi, attraversamenti impiantistici tra ambienti, presenza di elementi deboli sulle partizioni interne”.
  • Individuazione delle principali fonti di rumore (impianti tecnici, locale server, telefoni, voce, ecc.).
  • Raccolta schede tecniche e manuali d’uso.

Individuazione delle postazioni di lavoro fisse e mobili

  • Definizione dei descrittori e dei valori obiettivo.

Analisi operativa

  • Costruzione del modello acustico tridimensionale dell’ambiente rappresentativo dello scenario ante-operam. “Il modello deve essere il più possibile semplificato e contenere elementi con dimensioni caratteristiche non inferiori a 1.5 m; elementi come scaffali, tavoli, piccole macchine, ecc. possono essere trattati collettivamente aumentando i coefficienti di assorbimento e diffusione delle superfici dove essi giacciono”.
  • Calcolo per lo studio degli isolamenti acustici: “per la valutazione degli isolamenti acustici, costruzione del modello di calcolo mediante procedura descritta dalla serie di norme UNI EN ISO 12354:2017, comprendente la definizione delle caratteristiche geometriche ed acustiche delle soluzioni tecniche esaminate”.
  • Strategie di intervento: “individuazione di possibili strategie di intervento scelte in base agli obiettivi individuati al punto 6”.
rischi psicosociali

Rischi psicosociali e correlazione con malattie cardiovascolari

A denunciarlo sono i lavoratori europei: i livelli di stress sul lavoro sono aumentati a causa della pandemia. Lo stress, insieme ad altri fattori di rischio psicosociali come la precarietà del lavoro, i lunghi, gli orari e il bullismo aumentano il rischio di malattie cardiache e ictus.

Il nuovo documento di discussione di Osha The Links Between Exposure to Work-Related Psychosocial Risk Factors and Cardiovascular Disease (Correlazione tra esposizione a fattori di rischio psicosociale lavoro-correlato e malattie cardiovascolari) illustra il rapporto tra tali due elementi e formula raccomandazioni su come prevenirli.

Vediamo quindi cosa sono i rischi psicosociali e quali sono le azioni più efficaci per prevenirli.

Cosa sono i rischi psicosociali

I rischi psicosociali sul lavoro possono avere un impatto significativo sulla salute dei lavoratori e, di conseguenza, sul successo delle imprese. In particolare, i rischi psicosociali possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari tra i lavoratori.

I rischi psicosociali sono tutti quei fattori che possono influenzare la salute psicologica e fisica dei lavoratori, come il carico di lavoro, la pressione, la mancanza di autonomia, le relazioni interpersonali difficili, l’isolamento sociale e la mancanza di supporto. Questi fattori possono avere effetti negativi sulla salute mentale e fisica dei lavoratori, aumentando il rischio di stress, ansia, depressione e malattie cardiovascolari.

Impatto dei rischi psicosociali sulla salute cardiovascolare

Lo stress e l’ansia a lavoro possono influenzare il sistema nervoso autonomo e il sistema endocrino aumentando i livelli di cortisolo, un ormone dello stress, e la pressione sanguigna, che sono fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.

Inoltre, i lavoratori che sperimentano alti livelli di stress sul lavoro possono adottare comportamenti poco salutari, come fumo e alcolismo, che possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.

Recenti studi europei sulla salute cardiovascolare dei lavoratori

In Europa, diverse ricerche hanno evidenziato la relazione tra i rischi psicosociali sul lavoro e le malattie cardiovascolari. Ad esempio, uno studio del 2018 condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha evidenziato che il lavoro notturno, il lavoro a turni e il lavoro prolungato possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari tra i lavoratori.

Inoltre, uno studio del 2019 condotto dall’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (EU-OSHA) ha evidenziato che i lavoratori che sperimentano alti livelli di stress sul lavoro hanno un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari.

Come proteggere la salute cardiovascolare dei lavoratori

Le aziende possono fornire formazione e supporto ai dipendenti per gestire lo stress sul lavoro, promuovere un equilibrio tra lavoro e vita privata e offrire supporto psicologico ai dipendenti che ne hanno bisogno. Inoltre, le aziende possono adottare politiche di lavoro flessibili, come orari di lavoro flessibili e permessi retribuiti, per aiutare i dipendenti a gestire le sfide della vita quotidiana.

Inoltre, le aziende dovrebbero promuovere uno stile di vita sano e attivo tra i dipendenti, fornendo opportunità per l’esercizio fisico e la dieta sana sul posto di lavoro. Ad esempio, le aziende possono organizzare programmi di attività fisica, fornire cibi sani e promuovere l’importanza di una dieta equilibrata.

Infine, le aziende dovrebbero implementare politiche di sicurezza e salute sul lavoro per prevenire incidenti sul lavoro e ridurre i rischi psicosociali. Ciò include l’identificazione e la valutazione dei rischi psicosociali, la promozione di un ambiente di lavoro sicuro e salutare e la fornitura di strumenti e risorse per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.

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