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Master in sicurezza sul lavoro, al via il Master UniPI-Inail

XVIII edizione per l’Ateneo di Pisa, previste 13 borse di studio finanziate dall’Inail


La Toscana continua a studiare e lavorare per la sicurezza. Negli scorsi giorni, infatti, Inail Toscana e l’Università di Pisa, mediante il Dipartimento di Biologia, hanno attivato il Master di I livello in Igiene Industriale, prevenzione e sicurezza, anno accademico 2020-2021. Con la sigla della partnership, si consolida la sinergia per la formazione di professionisti altamente qualificati in materia di sicurezza sul lavoro.

Un percorso formativo – sottolinea Inail Toscana – fondamentale per preparare gli studenti al mondo del lavoro e giunto ormai alla XVIII edizione. Il Master fornisce competenze professionalizzanti nell’ambito della prevenzione e della sicurezza dei lavoratori e consente di ottenere la certificazione di Responsabile dei servizi di prevenzione e sicurezza (RSPP) e di Addetto dei servizi di prevenzione e sicurezza (ASPP) per il Macro-settore ATECO 4. e per il comparto chimico-petrolchimico.

Il progetto prevede anche il tirocinio. Inoltre, con l’obiettivo di fornire allo studente l’opportunità di applicare le conoscenze teoriche e pratiche ad un caso reale, la realizzazione del progetto comprende il tirocinio svolto presso il Dipartimento/Servizio di prevenzione e sicurezza di Istituzioni ed aziende pubbliche o private. Al termine del master è prevista l’acquisizione di n.60 crediti formativi.

Sono inoltre previste 13 borse di studio da 1500 euro l’una finanziate dall’Inail erogate in base a una graduatoria frutto di una valutazione di merito (voto di laurea), di requisiti professionali (esperienze formative e lavorative nel campo della sicurezza dei luoghi di lavoro) e del reddito degli iscritti.


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Bando ISI 2020, dall’Inail 211 milioni per la sicurezza delle imprese

4 assi di finanziamento rivolti a tutte le imprese sul territorio italiano


Oltre 211 milioni per la sicurezza delle imprese. È lo stanziamento previsto dal bando ISI 2020, con cui l’Inail vuol riportare alla normalità l’iter dedicato annualmente al settore di prevenzione e salute sul lavoro dopo che lo stesso bando ISI 2019 si è dovuto ‘adattare’ alle modifiche in corso d’opera causa emergenza Covid, con un gettito di molto inferiore a quanto inizialmente previsto.


Gli assi di finanziamento sono quattro, rivolti a tutte le imprese ubicate sul territorio italiano e iscritte alla Camera di commercio. Per quanto riguarda l’asse 2, sono compresi anche gli enti del Terzo settore. Scopo del bando ISI 2020, come sempre, è quello di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti.


Destinatari dei finanziamenti sono le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura e le medio/grandi imprese dell’agricoltura e, per l’Asse 2 di finanziamento, anche gli enti del terzo settore.


Di seguito gli assi di finanziamento con relative tipologie di progetto ricomprese.


Asse 1 (ISI Generalisti): Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale


Asse 2 (ISI Tematica) – Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (Mmc)


Asse 3 (ISI Amianto) – Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto


Asse 4 (ISI Micro e Piccole Imprese) – Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività di fabbricazione mobili e pesca

Le date di apertura e chiusura della procedura informatica, in tutte le sue fasi, saranno pubblicate sul portale dell’Inail entro il 26 febbraio 2021.

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Test sierologici ai lavoratori, niente bonus sanificazione

Interpello di un’azienda edile che voleva il credito d’imposta per i test fatti ai propri dipendenti


I test sierologici? A quanto pare non sono considerati dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori. Pertanto, l’azienda che li propone ai propri dipendenti non ha diritto a chiedere il credito d’imposta per le spese legate alla sanificazione dell’ambiente di lavoro e all’acquisto di dispositivi di protezione individuale.


Lo ha spiegato l’Agenzia delle Entrate in risposta all’interpello 510 (qui il documento completo). Un’azienda edile, infatti, aveva sollevato la questione in merito alle spese coperte dall’articolo 125 del DL Rilancio (DL 34/2020), sostenendo che i test sierologici siano considerabili strumenti atti a contenere la diffusione del Covid-19 in azienda, dunque tutelanti la salute e sicurezza dei lavoratori. 

La risposta lapidaria dell’Agenzia delle Entrate, però, non ha lasciato spazio a speranze. Alla luce delle norme oggi in vigore, infatti, l’Agenzia ha sottolineato come, per la richiesta del credito, debbano essere considerate le spese riferibili all’elenco esemplificativo dell’articolo 125, comma 2, citato anche dalla circolare del 10 luglio 2020, n. 20/E della stessa Agenzia (qui il documento completo).

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Quarantena Covid, le nuove istruzioni Inps per le aziende

Dopo l’equiparazione della quarantena alla malattia, arrivano ulteriori delucidazioni per i datori di lavoro


Non se n’è mai andato del tutto, ma adesso si ripresenta con forza la questione della quarantena (equiparata alla malattia) per i lavoratori dipendenti con ciò che ne consegue per l’azienda di cui fanno parte. L’Inps, con il messaggio n. 3871 del 23 ottobre 2020, fornisce le istruzioni operative per il conguaglio delle somme anticipate dai datori di lavoro, in relazione alle prestazioni erogate per malattia e per l’importo anticipato per conto dello stesso Inps.


Chiarito come la quarantena sia equiparata alla malattia, per beneficiare del pagamento di quest’ultima il lavoratore è tenuto a richiedere il certificato medico, con il quale il medico curante (o direttamente il lavoratore) dovrà indicare gli estremi del provvedimento emesso dall’operatore di sanità pubblica.


Altre specifiche forme di tutela sono previste per chi è affetto da immunodepressione, patologie oncologiche o segue terapia salvavita, oltreché le persone con grave disabilità ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della legge 104/1992.



Il ruolo dei datori di lavoro


Come recita il messaggio dell’Inps, “i datori di lavoro potranno conguagliare gli importi anticipati a titolo di quarantena – nella misura massima dell’importo equivalente a quello dell’indennità di malattia o di degenza ospedaliera – laddove sussistente il relativo diritto dei lavoratori, ed entro i limiti del monitoraggio della spesa, così come previsto dall’articolo 26 del decreto-legge n. 18 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27 del 2020”.


E ancora: “In ragione della complessità della disciplina in argomento e dei chiarimenti in atto con i Ministeri vigilanti sulla gestione della spesa relativa anche agli oneri a carico dei datori di lavoro, per consentire il suddetto monitoraggio e, quindi, una prudente gestione dei conguagli, in questa prima fase sarà possibile conguagliare gli eventi di quarantena a carico dell’Inps con prognosi che si sia conclusa entro il 30 settembre 2020”, rimandando il messaggio a future istruzioni per i periodi a partire dal 1° ottobre 2020.


Datori di lavoro che hanno conguagliato le giornate di assenza come indennità di malattia


In casi analoghi, datori di lavoro provvederanno alla sistemazione dei relativi eventi mediante la compilazione dell’elemento, restituiranno tale importo e lo indicheranno con il codice causale “E775” (restituzione indennità di malattia), presente nell’elemento DatiRetributivi/Malattia/MalADebito/CausaleVersMal, e contestualmente riporteranno l’importo spettante per quarantena con i codici e le modalità sopra riportate.



Le istruzioni per la denuncia contributiva


Il messaggio 3871 fornisce quindi le istruzioni per la compilazione delle denunce contributive per i datori di lavoro privati. Nel flusso Uniemens sono stati infatti previsti i seguenti nuovi codici evento riferiti ai lavoratori dipendenti del settore privato:


MV6: DL n. 18/2020 – art. 26 comma 1 – Quarantena;

MV7: DL n. 18/2020 – art. 26 comma 2 – Assenza dal lavoro per lavoratore disabile con Terapie;

MV8: DL n. 18/2020 – art. 26 comma 6 – Malattia accertata da COVID-19.


Come precisa poi il messaggio Inps, “ai fini delle rilevazioni contabili degli oneri, posti a carico dello Stato, relativi alle indennità economiche anticipate dai datori di lavoro e conguagliate tramite DM, si istituisce un nuovo conto nell’ambito della Gestione per gli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali, evidenza contabile GAT – Gestione degli oneri per trattamenti di famiglia. La procedura di ripartizione contabile degli Uniemens, opportunamente aggiornata, imputerà gli oneri, in relazione a tutti i codici causale dichiarati dalle aziende, secondo le indicazioni contenute al paragrafo 3 del presente messaggio, al conto di nuova istituzione: – GAT30164 – per rilevare l’onere per l’indennità economica riconosciuta ai lavoratori dipendenti del settore privato in astensione dal lavoro (COVID 19) per sorveglianza attiva, permanenza domiciliare, quarantena, malattia conclamata, anticipata dai datori di lavoro ammessi al sistema del conguaglio”.

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Patentino Gas Tossici, iscrizioni aperte per il corso preparatorio di Unasf

Il corso Unasf è preparatorio all’esame in Toscana tenuto dall’Asl


Ai nastri di partenza il corso professionale organizzato e promosso da Unasf per la preparazione al conseguimento del patentino Gas tossici 22 ore rilasciato per la Regione Toscana dalla Asl di Firenze. Il corso, 22 ore suddivise in cinque giornate di lezione, è rivolto al personale che necessita di abilitazione a lavorare in presenza di gas tossici come ammoniaca, anidride solforosa, cianuri e acido fluoridrico. Le lezioni saranno svolte dal professor Patrizio Carrai, docente di Chimica e Chimica industriale all’Università di Pisa


Il corso di preparazione all’esame si svolgerà in presenza nella sala convegni ‘A. Orazi’ al piano terra della sede di Conflavoro Lucca in via del Brennero, 1040/BH. Le lezioni saranno a numero chiuso e ridotto per garantire il massimo della sicurezza e della prevenzione anti Covid ai discenti e al personale didattico. Al termine del ciclo di lezioni i discenti svolgeranno un test di verifica e otterranno un attestato di frequenza. 


L’esame per il conseguimento del patentino, come detto, si svolgerà alla ASL di Firenze e c’è tempo fino al 25 settembre prossimo per iscriversi, presentando domanda presso il proprio Comune di residenza. Il corso di Unasf risulterà molto utile ai discenti per conoscere in modo approfondito gli elementi di tossicologia, la valutazione dei rischi, le nozioni di primo soccorso, i Dpi e tutto quanto necessario a svolgere al meglio l’esame della Asl..

Per il corso Unasf, in partenza il 18 settembre, sono ancora disponibili alcuni posti. Per info è possibile contattare il responsabile Tecnico della prevenzione Matteo Taddeucci al numero 0583 1891708. Per il programma e le iscrizioni, scaricare il modulo sottostante o scrivere all’indirizzo email ufficiotecnico@conflavoro.com.



+++ Scarica il programma e il modulo di iscrizione al corso Unasf

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