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Progetto “Cantiere Complesso” – un modello di successo

Nell’ultimo biennio la Direzione regionale dell’Inail per l’Umbria, il Cesf di Perugia (centro edile per la sicurezza e la formazione) e il Tesef (Terni edilizia sicurezza e formazione) hanno collaborato al progetto “Cantiere Complesso”

L’obiettivo è quello di creare un modello di gestione nuovo dei cantieri edili, che induca all’utilizzo volontiario di politiche che gantiscano la sicurezza sul lavoro. 

L’analisi delle dinamiche di insorgenza degli infortuni sul lavoro ha ampiamente
dimostrato che il fattore umano è il determinante più frequentemente correlato
all’evento lesivo: infatti più della metà degli infortuni nei luoghi di lavoro è determinata da
comportamenti insicuri piuttosto che da condizioni strutturali e da strumentazione
tecnica inadeguata.
“L’errore di procedura” è il maggior responsabile di infortuni sul lavoro, determinato da una carente formazione -informazione e addstramento dei lavoratori. 
Il progetto sperimentale “Cantiere complesso” si è attivato in due cantieri: Spina di Marsciano e Cascata delle Mamore di terni. Le imprese coinvolte sono state inserite all’interno di un percorso specifico formativo-motivazionale utile per apprendere una metologia standard di osservazione di comportamenti messi in atto nei cantieri dagli stessi lavoratori. Infatti, solo grazie ad un’ottima osservazione e ad una costante attenzione è possibile essere attivi nella gestione della sicurezza nei cantieri. Sono state individuate le operazioni sbagliate e valutata la reale percezione del rischio, con lo scopo di attivare idonei meccanismi di riconoscimento, necessari alla trasformazione dei comportamenti da insicuri a sicuri.


La metologia utilizzata all’ interno di questo progetto si basa sull’aumento di partecipazione attiva dei Datori di lavoro e dei lavoratori. Un lavoro in sinergia che coinvolga tutti, la costituzione di una grande équipe , questo il punto di successo centrale del progetto che ha portato risultati positivi, confermando la validità del modello per la sicurezza, prevenzione e promozione della salute.
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Legionella – il rischio biologico in ambiente di lavoro

Il decreto 81 definisce il rischio formalmente in questo modo: “Art.
267 (Definizioni). 1. Ai sensi del presente titolo s’intende per: a)
agente biologico: qualsiasi microrganismo anche se geneticamente
modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe
provocare infezioni, allergie o intossicazioni; b) microrganismo:
qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di
riprodursi o trasferire materiale genetico; c) coltura cellulare: il
risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi
pluricellulari.”

La legionellosi rappresenta un considerevole rischio biologico, una patologia poco conosciuta in ambito occupazionale che costituisce un problema emergente in Sanità pubblica,
essendo sottoposta a sorveglianza speciale da parte dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS)

La legionellosi è un’infezione causata dal batterio Legionella Pneumophila, che origina una forma di polmonite nota come Morbo del Legionario.

L‘INAIL per fare fronte a questa mancanza di informazione ha realizzato due opuscoli, fact sheet, sulle patologie collegate al batterio della Legionella esponendo i richi, le metodologie di trasmissione e la descrizione di un sistema di gorgogliamento per il campionamento
dell’aria nei luoghi di lavoro, ideato e brevettato dall’Inail.

Ma quali sono le attività lavorative più a rischio?

Il rischio di acquisire un’infezione è riscontrabile in tutti gli
ambienti di vita e di lavoro con esposizione ad aerosol infettanti. Coloro che risultano più esposti a tale rischio sono gli addetti alla pulizia e
manutenzione degli impianti di condizionamento e delle torri
evaporative, gli addetti alla vendita di vasche per idromassaggio, chi
entra in contatto con impianti per il lavaggio di parti meccaniche nelle
industrie automobilistiche, con vasche di raffreddamento e lavaggio di
prodotti vegetali, con vasche di aereazione per il trattamento di acque
reflue, i minatori, i dentisti, i giardinieri, etc.

Come si può ridurre il rischio?

Partendo dal presupposto che la sola disinfezione non basta, ai fini
della prevenzione e controllo della legionellosi è fondamentale attuare
altre misure quali, per citarne alcune:

  • mantenere l’acqua potabile a temperature che non favoriscano la moltiplicazione della Legionella: inferiore ai 20°C o 60°C;
  • almeno una volta l’anno svuotare, pulire e disinfettare,
    risciacquare serbatoi, scaldabagni e tubature (dotando gli operatori di
    idonee protezioni);
  • sostituire giunti, filtri dei rubinetti e tubi flessibili delle docce usurati
  • controllare eventuali depositi di calcare;
  • assicurarsi che eventuali modifiche all’impianto idrico non creino bracci morti o punti con flusso intermittente; 
  • provvedere alla pulizia, disinfezione e manutenzione degli
    impianti di condizionamento, delle torri di raffreddamento e dei
    condensatori evaporativi.

E’ indispensabile dunque porre
maggiore attenzione nei confronti di questo potenziale rischio,
predisponendo adeguate misure di prevenzione basate sull’analisi del
rischio, la quale deve essere costantemente aggiornata.

Per approfondire la lettura dei documenti qui sotto sono disponibili  le versioni integrali:

Il rischio di esposizione a Legionella spp. in ambienti di vita e di lavoro

Il campionamento di legionella nei bioaerosol.

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La sicurezza sul lavoro, ripaga! Sconto contributivo per le Imprese Best-in-Class

Il rispetto delle normative della sicurezza sul lavoro fa risparmiare le Piccole e Medie Imprese, l’INAIL addirittura prevede premi come sconti contribuitivi a quelle aziende che agiscono seguendo la cultura della prevenzione.

Il Decreto Legislativo 812008 stabilisce che la mancata applicazione delle norme comporta sanzioni amministrative che incidono dunque anche sulla produttività dell’azienda. Con il D.Lgs 1062009 vengono specificate e definite le sanzione per il datore di lavoro in caso di infortuni o e malattie, che sono sanzioni pecuniarie per l’azienda e penali. A questo riguardi possiamo affermare che in caso di mancata applicazione delle normative, i costi delle sanzioni per le aziende sono alti. 

Ma quali sono i vantaggi delle aziende nell’applicazione di una cultura della prevenzione?

Oltre alle sanzioni che non verranno somministrate, dobbiamo considerare i benefici derivanti dalla normativa che possiamo quantificare in un a maggiore produttività. Infatti i lavoratori di aziende in cui si sta attenti alla prevenzione sono meno stressati, più motivati e coinvolti nelle attività di produzione, contribuendo così all’aumento di utile. 

E’ stato dimostrato che le aziende applicate nella gestione della sicurezza con aggiornamenti di sistema e attrezzature sempre più all’avanguardia sono anche quelle imprese che investono sempre di più nella comunicazione, sostenibilità e immagine. Le aziende sicure sono aziende in produttività ed efficienti in grado di ottenere un guadagno competitivo grazie ai metodo di gestione ottimizzata: le migliori aziende nell’applicazione delle normative per la sicurezza nei luoghi di lavoro registrano un tasso di infortuni del 0.05% con un indice di forza lavoro pari al 90%.

L’INAIL promuove la diffusione della cultura della sicurezza applicando “sconti” sui contributi INAIL, dei veri e propri vantaggi per le aziende che portano un risparmio di migliaia di euro/anno. In concreto l’INAIL permette alle imprese Best-in-class di godere dello sconto denominato “Oscillazione per prevenzione OT24”, uno sconto che riduce il tasso di premio applicabile all’azienda in misura fissa ed in relazione al numero dei lavoratori (28$ fino a 10 lavoratoriann , 18% da 11 a 50 lavoratorianno, 10 % da 51 a 100 lavoratori anno e 5% oltre i 200 lavoratorianno).

La sicurezza sul lavoro, ripaga!

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IMPAcT- RLS: pubblicata l’indagine dell’INAIL

IMPAcT- RLS è un indagine condotta dall’ INAIL, conclusasi nel mese di Settembre, è rivolta a tutte le figure della rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza, gli RLS aziendali su tutto il territorio nazionale. Il documento è stato realizzato dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’INAIL, continuando sulla linea del progetto INsuLA che effettuò nel 2014  la prima indagine campionaria rivolta alle figure della prevenzione con l’obiettivo di fornire dati utili per lo sviluppo di strumenti finalizzati al miglioramento della vita lavorativa.

IMPAcT-RLS vuole offrire un quadro completo su piano nazionale del ruolo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) nelle sue diverse forme, approfondendo gli aspetti relativi alle sinergie, dinamiche relazionali e alle criticità tra il sistema di rappresentanza e il sistema di gestione della SSL.

Vengono descritti gli strumenti utilizzati e il metodo applicato per l’indagine, completo della descrizione dei questionari somministrati al campione in oggetto, di 2.109 individui. In generale emerge una soddisfazione diffusa tra gli RLS per lo svolgimento del proprio ruolo, sebbene venga sottolineato che potrebbe essere migliorato e facilitato da una maggiore formazione/informazione, da un più semplice accesso a documenti rilevanti e infine da una sensibilità più diffusa tra i lavoratori dei temi di salute e sicurezza sul lavoro.

I risultati ottenuti permettono di fornire proposte interessanti per stimolare la maturazione di sempre più modelli partecipativi per la SSL nel nostro paese, fondamento e garanzia per ambienti di lavoro sani e sicuri.

Per scaricare il documento clicca qui.

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Domenica 8 ottobre si celebra la 67° giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro

Si celebra domenica 8 Ottobre la 67° giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro promossa dall’Anmil, Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro. Tante le iniziative che sono state organizzate.

Un appuntamento annuale importante, che coinvolge l’intero territorio nazionale, in un momento di riflessione e sensibilizzazione sul sacrificio delle vittime del lavoro.
Un evento per promuovere e diffondere nel pensiero comune il valore etico e imprescindibile della cultura della sicurezza sul lavoro. Convegni, conferenze e manifestazioni  con l’obiettivo di stimolare e contribuire la crescita di un dialogo costruttivo tra istituzioni, parti sociali e tutti i soggetti attivi nel welfare. 
Gli ultimi dati INAIL mostrano la situazione allarmante delle denunce sia degli infortuni che delle malattie professionali sia di quelli con esito mortale. 
“La preoccupazione per l’aumento infortunistico dell’1,% – spiega il presidente dell’INAIL- è dettata soprattuto dal fatto che a tale incremento hanno contribuito soltanto le gestioni Industria e servizi (+2%) e quella Conto Stato dipendenti (+3,3%), quindi parliamo proprio di carenza di sicurezza nei luoghi di lavoro più rischiosi.”

“Cambiamo la storia” questo lo slogan della campagna.
 
Investiamo in sicurezza.
Diamo valore alla vita!
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