Codice ILO sulla sicurezza nei porti: pubblicata la nuova edizione italiana

Codice ILO sulla sicurezza nei porti: pubblicata la nuova edizione italiana

INAIL 2025 pubblica l’edizione italiana aggiornata del Codice di buone pratiche dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Codice ILO), dedicato alla sicurezza e salute nei porti.

Questo documento rappresenta un riferimento operativo fondamentale per il settore portuale, aggiornando le versioni precedenti risalenti agli anni ’70, ormai superate rispetto alle esigenze attuali.

Il Codice ILO si fonda sulla Convenzione ILO n. 152 e sulla Raccomandazione n. 160, normative già ratificate dall’Italia, e fornisce indicazioni concrete per ridurre i rischi associati alle attività svolte all’interno dei porti.

Tra queste rientrano non solo le operazioni di carico e scarico di merci e passeggeri, ma anche tutte le attività collaterali che si svolgono nell’area portuale, comprese quelle legate alla movimentazione, alla logistica e al trasporto.

Pur non essendo vincolante sul piano giuridico, il Codice ILO costituisce una guida riconosciuta a livello internazionale per l’elaborazione di politiche, strategie e programmi di sicurezza che le aziende e le autorità possono adottare volontariamente o utilizzare come riferimento per definire standard interni.

Struttura e contenuti operativi del Codice ILO

Il documento è articolato in sezioni tematiche che coprono tutti gli aspetti principali legati alla sicurezza e alla salute nei porti:

  • Gestione della sicurezza e salute: viene definito il ruolo delle imprese, delle autorità competenti e dei lavoratori nella costruzione di un ambiente di lavoro sicuro e organizzato, con responsabilità chiare e definite.
  • Formazione e informazione: particolare enfasi è posta sull’importanza della formazione continua per tutti i soggetti coinvolti nelle attività portuali, con indicazioni sui contenuti minimi e sui metodi didattici efficaci.
  • Valutazione e controllo dei rischi: sono fornite metodologie per identificare, valutare e controllare i pericoli presenti nelle diverse fasi operative del lavoro portuale.
  • Attrezzature e impianti: la sezione stabilisce criteri per l’uso in sicurezza di gru, carrelli elevatori, mezzi di sollevamento e altre infrastrutture fisse e mobili.
  • Procedure operative: vengono descritte le buone pratiche da adottare per lo svolgimento delle operazioni portuali, con un focus particolare sulla gestione del carico/scarico e sull’accesso alle navi.
  • Gestione delle emergenze e primo soccorso: sono elencate le misure da attuare in caso di incidenti, incendi, contaminazioni e altre emergenze, nonché le procedure per il primo intervento sanitario.

Ogni sezione è arricchita da esempi pratici, casi studio e riferimenti normativi coerenti con la legislazione nazionale, per facilitare l’adattamento del Codice ILO ai diversi contesti operativi.

Benefici e implicazioni del Codice ILO per aziende e lavoratori

L’adozione delle linee guida contenute, può generare vantaggi concreti per tutte le realtà coinvolte nel lavoro portuale.

Per le imprese, significa:

  • Maggiore controllo dei rischi e conseguente riduzione degli infortuni e delle malattie professionali;
  • Incremento della produttività, grazie a processi più efficienti e ambienti di lavoro più ordinati;
  • Rafforzamento della compliance normativa, facilitando il rispetto delle disposizioni italiane e internazionali in materia di sicurezza sul lavoro;
  • Valorizzazione del capitale umano, attraverso un miglioramento del clima aziendale e della fidelizzazione del personale.

Per i lavoratori, invece, l’adozione del Codice garantisce condizioni più sicure, formazione mirata e la possibilità di segnalare criticità in modo strutturato.

Inoltre, la presenza di procedure condivise riduce il margine di ambiguità nelle operazioni quotidiane, contribuendo a una maggiore consapevolezza dei propri diritti e doveri.

L’invito alle imprese del settore è quello di integrare quanto prima le indicazioni del Codice all’interno dei propri sistemi di gestione della sicurezza, adeguandole alle caratteristiche specifiche del proprio porto e alle necessità operative del personale coinvolto.

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