L’esplosione da polvere rappresentano un rischio significativo in molte industrie, come dimostrato da incidenti gravi come quello del Molino Cordero di Fossano nel 2007. Questo rischio è presente in ogni materiale combustibile finemente suddiviso e disperso in aria sotto forma di polvere, indipendentemente dalla sua classificazione come pericoloso o meno.
La potenziale esplosività delle polveri non dipende solo dalle loro caratteristiche chimico-fisiche ma anche da fattori come granulometria, umidità e grado di dispersione.
La valutazione del rischio
La valutazione del rischio di esplosione da polvere deve essere accurata e metodica. È essenziale adottare un approccio sistematico per identificare le sorgenti di emissione, classificare le aree con pericolo di esplosione, identificare le principali sorgenti di innesco e implementare misure tecniche e gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni.
Misure tecniche per evitare l’esplosione da polvere
Sostituzione delle sostanze infiammabili
Una delle misure preventive principali è la sostituzione delle sostanze infiammabili o combustibili con altre che non presentano tali caratteristiche di pericolo. Ad esempio, il materiale polveroso fine può essere sostituito con uno granulare meno fine.
Controllo della concentrazione delle sostanze pericolose
Se la sostituzione non è possibile, si può prevedere il controllo della concentrazione della sostanza pericolosa nell’atmosfera. Tuttavia, per le polveri, questo calcolo è complesso e spesso impreciso, poiché le concentrazioni locali all’interno delle apparecchiature possono variare significativamente.
Inertizzazione
Un’altra misura preventiva consiste nell’inertizzazione, che può essere realizzata con polveri inerti compatibili nel caso di miscele esplosive aria/polveri. Questa misura, sebbene costosa, può essere molto efficace.
Gestione degli impianti
Una gestione attenta degli impianti è essenziale per prevenire l’esplosione da polvere. Ciò include la manutenzione regolare per garantire l’integrità degli elementi da cui possono verificarsi emissioni di sostanze pericolose e l’approvvigionamento dei materiali secondo criteri di sicurezza.
Rimozione della polvere accumulata
È cruciale evitare l’accumulo di polveri per impedire la formazione di atmosfere esplosive. La rimozione delle polveri può essere effettuata tramite:
- asportazione continua con sistemi di ricambio dell’aria ambiente;
- asportazione delle polveri emesse da singole sorgenti di emissione;
- contenimento in depressione;
- rimozione degli strati di polvere combustibile presenti nell’ambiente.
Misure tecniche per evitare le sorgenti di innesco
Evitare l’innesco delle atmosfere esplosive
Se non è possibile impedire la formazione di un’atmosfera esplosiva pericolosa, è necessario evitarne l’innesco riducendo la probabilità di presenza di fonti di innesco.
Superfici calde
Per prevenire l’innesco da superfici calde, si deve garantire un margine di sicurezza tra la temperatura massima raggiungibile dalla superficie e la temperatura di accensione dell’atmosfera esplosiva.
Scintille di origine meccanica
La formazione di scintille da attrito o urto può essere limitata scegliendo combinazioni di materiali appropriati, evitando combinazioni di metalli leggeri e acciaio nelle postazioni con attrito, urti o abrasioni.
Materiale elettrico
Solo apparecchi elettrici conformi ai requisiti normativi possono essere installati in aree a rischio di esplosione. Inoltre, è essenziale adottare misure di sicurezza contro le scariche elettrostatiche, come la messa a terra delle parti conduttive dell’impianto.
La prevenzione dell’esplosione da polvere richiede un approccio metodico e l’adozione di misure tecniche adeguate. La sostituzione delle sostanze pericolose, la gestione attenta degli impianti, la rimozione delle polveri accumulate e l’adozione di misure per evitare le sorgenti di innesco sono tutti passaggi fondamentali. Seguire le linee guida e le buone pratiche può ridurre significativamente il rischio di esplosioni, proteggendo le persone e le strutture industriali.