L’UE ha stimato che più del 20% dei lavoratori dei 25 stati membri ritiene che la propria salute sia a rischio a causa dello stress e che una percentuale compresa tra il 50% e il 60% delle giornate lavorative perse sia in relazione a situazioni di stress lavorativo.
L’oms prevede che nel 2020 la depressione sarà la causa principale di inabilità al lavoro.
Il Dlgs.81/08 ha introdotto l’obbligo per il datore di lavoro di valutare il rischio stress lavoro correlato, nell’ambito della propria azienda , e formare ed informare i lavoratori su questo fattore di rischio. Il datore di lavoro deve quindi verificare se le condizioni lavorative possano indurre nei lavoratori una condizione di stress e formare ed informare i lavoratori su questo argomento con un apposito corso. Tutte queste valutazioni devono limitarsi all’ambiente lavorativo senza prendere in considerazione fattori stressogeni esterni.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di:
- Produrre un documento specifico per la valutazione dei rischi stress lavoro correlato
- Formare ed informare i lavoratori riguardo a questo rischio
- Introdurre misure adeguate per ridurre o eliminare del tutto il rischio.
Cosa si intende per stress lavoro correlato?
Per Stress lavoro correlato si vuole intendere quella percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste del contenuto, dell’organizzazione e dell’ambiente di lavoro, eccedono le capacità individuali per fronteggiare tali richieste. Esiste uno stress positivo che comporta ottimi effetti sul nostro organismo, consentendoci di reagire in modo efficace ed efficiente agli stimoli esterni e di innescare un’adeguata soglia di attenzione verso le esigenze dell’ambiente; ma se la condizione di stress si mantiene per un tempo prolungato assume inevitabilmente un carattere negativo e diventare così fonte di rischio per la salute dell’individuo, sia di tipo psicologico che fisico , riducendo l’efficienza sul lavoro.
Quali possono essere gli effetti aziendali causati dallo Stress lavoro correlato?
Per le imprese gli effetti negativi possono essere una scarsa redditività complessiva e la diminuzione della produttività causata da un alto tasso di assenteismo e un aumento dei tassi di incidenti e infortuni.
Chi deve effettuare la valutazione dello Stress Occupazionale?
La legge dice chiaramente che il responsabile di tale valutazione è il datore di lavoro, si precisa però che nel caso in cui il datore di lavoro non abbia tutte le competenze necessarie si può affidare a strutture esterne competenti e specializzate. Al momento esistono diverse linee guida per la valutazione del rischio annesso allo Stress lavoro correlato che prevedono la somministrazione di questionari o Check list ad un campione aziendale statisticamente valido, con l’obbiettivo di individuare le aree potenzialmente soggette al rischio sulle quali concentrarsi con interventi di analisi e correttivi.
Quali sono le sanzioni comminate al datore di lavoro in caso di mancato adempimento alla Valutazione Stress Lavoro Correlato?
Per omessa redazione del DVR, violazione Art.29, c. 1, è previsto l’arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro, mentre per incompleta redazione del DVR con omessa indicazione delle misure ritenute opportune al fine di garantire il miglioramento nel tempo dei livello di sicurezza è prevista una ammenda da 2.000 a 4.000 euro
UNASF Conflavoro PMI in quanto Unione Nazionale per la Sicurezza e la Formazione promuove la prevenzione e protezione dai rischi in ambito di lavorativo ed offre attraverso i Centri di Formazione Paritetici Territoriali il
Corso per Stress Lavoro Correlato per ulteriori informazioni info@unasf.conflavoro.it .