1493825880 Giornata Modiale Amianto Unasf

Giornata mondiale delle vittime dell’amianto, online un opuscolo sul Fondo Inail

A 25 anni esatti dalla messa al bando in Italia di questo materiale
altamente nocivo ma largamente utilizzato per quasi mezzo secolo, il
problema è ancora drammaticamente attuale. La nuova pubblicazione,
disponibile sul sito dell’Istituto e diffusa anche attraverso i canali
social, chiarisce quali sono e come funzionano le prestazioni in favore
delle persone colpite da malattie asbesto-correlate e dei loro
superstiti.

ROMA – A 25 anni dall’approvazione della legge n. 257 del 1992, con cui
l’Italia è stata uno dei primi Paesi al mondo a vietare l’estrazione,
l’importazione, la lavorazione, l’utilizzo, la commercializzazione e
l’esportazione dell’amianto e dei prodotti che lo contengono, la
“questione amianto” non può ancora essere considerata chiusa. Per la sua
resistenza al calore e la sua struttura fibrosa, infatti, questo
materiale è stato largamente utilizzato per quasi 50 anni per la
coibentazione di edifici, tetti e navi, come materiale da costruzione
per l’edilizia – sotto forma di composito fibro-cementizio per
fabbricare tegole, pavimenti, tubazioni, vernici e canne fumarie – ma
anche per produrre indumenti e parti meccaniche. Di conseguenza oggi
continua a essere presente in moltissimi edifici, macchinari e
manufatti.

Il finanziamento della prestazione aggiuntiva a carico di Stato e imprese.
In occasione della Giornata mondiale delle vittime dell’amianto del 28
aprile, l’Inail ha pubblicato sul proprio sito e diffuso anche
attraverso i suoi canali social un opuscolo dedicato al Fondo istituito
con la legge finanziaria del 2008 (244/2007) per garantire un ulteriore
indennizzo economico ai titolari di rendite per malattie correlate
all’esposizione a questo materiale molto nocivo e, in caso di morte, ai
loro eredi. Il finanziamento del Fondo è a carico, per tre quarti, del
bilancio dello Stato e, per un quarto, delle imprese, con un’addizionale
sui premi assicurativi relativi ai settori di attività che hanno
comportato una maggiore esposizione all’amianto.

Nel testo approfondite anche le ultime novità normative.
La pubblicazione chiarisce le modalità di erogazione di questa
prestazione aggiuntiva, approfondendo anche le novità normative più
recenti: da quella contenuta nella legge di stabilità 2015 (190/2014),
che ha esteso in via sperimentale i benefici del Fondo ai malati di
mesotelioma non professionale che hanno contratto la patologia per
esposizione familiare o ambientale, alla nuova prestazione a favore
degli eredi dei lavoratori portuali deceduti per malattie
asbesto-correlate, istituita dalla legge di stabilità 2016 (208/2015). 

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