I polimeri PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche) rappresentano una significativa preoccupazione ambientale e sanitaria nell’Unione Europea. Attualmente, l’UE sta valutando restrizioni sull’uso di queste sostanze attraverso il regolamento REACH, con l’obiettivo di ridurre la loro presenza nei prodotti di consumo e nell’ambiente. La proposta di restrizione, presentata da Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia, mira a vietare tutti i PFAS, inclusi i polimeri, con alcune deroghe temporanee per usi specifici.
Diffusione dei polimeri PFAS e contaminazione ambientale
I polimeri PFAS sono ampiamente utilizzati in prodotti di uso quotidiano come tessuti impermeabili, rivestimenti antiaderenti, schiume antincendio e imballaggi alimentari. La loro elevata stabilità chimica li rende difficili da degradare, favorendo l’accumulo nell’ambiente. Durante la produzione e l’uso, possono rilasciare sostanze pericolose che contaminano acqua, suolo e aria.
Rischi per la salute umana legati all’esposizione ai PFAS
L’esposizione ai PFAS è stata collegata a vari problemi di salute, tra cui danni al fegato, disfunzioni tiroidee, riduzione della fertilità, aumento del colesterolo e rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro. Queste sostanze possono accumularsi nel corpo umano attraverso l’ingestione di acqua e cibi contaminati, l’inalazione di particelle presenti nell’aria e il contatto diretto con prodotti contenenti PFAS.
Conseguenze ambientali dei polimeri PFAS
I PFAS sono noti come “sostanze chimiche eterne” a causa della loro persistenza nell’ambiente. Possono spostarsi per lunghe distanze attraverso l’acqua e l’aria, contaminando ecosistemi anche molto lontani dalle fonti di emissione. Sono stati rilevati in acque potabili, suoli, fauna selvatica e persino in regioni remote come l’Artico.
Iniziative europee e strategie di riduzione dei PFAS
Oltre alle proposte di restrizione dell’UE, diverse agenzie e istituzioni stanno lavorando per monitorare e ridurre l’uso dei PFAS. L’Agenzia europea dell’ambiente ha evidenziato la necessità di adottare una visione di ciclo di vita completo per valutare l’impatto di queste sostanze e ha sottolineato l’importanza di implementare misure preventive per limitare la diffusione dei PFAS nell’ambiente.