Nei siti industriali soggetti al pericolo di incidente rilevante, il fattore umano resta tra le minacce più insidiose. Quando gli operatori eseguono mansioni quotidiane come carico e scarico, possono sviluppare un eccesso di fiducia nelle proprie capacità, sottovalutando rischi latenti anche se oggettivi. Questo atteggiamento, unito alla stanchezza o alla pressione temporale (fine turno, scadenze), aumenta la probabilità di errori nei processi più familiari. Anche operatori esperti, pur con formazione continua, possono cadere nella trappola della routine e ignorare segnali di allarme.
Dinamiche incidentali PIR: errori nei movimenti e scenari critici
Gli incidenti più frequenti emergono quando le modalità operative non vengono rispettate: un carrello elevatore manovrato in spazi inadeguati, la mancata verifica delle protezioni o la valutazione errata delle zone d’azione. Spesso l’incidente nasce da decisioni collegate alla facilità d’uso, più che a guasti tecnici: ad esempio, un pallet caricato in modo scorretto può cadere, un serbatoio può venire sversato se non rimane stabile. Il rischio aumenta anche con l’uso di gru, movimentazione di sostanze pericolose o manovre affrettate, in cui la soglia di attenzione cala sotto il peso dell’abitudine.
Strategie attive per ridurre la confidenza e promuovere vigilanza
Per contrastare questo fenomeno è essenziale creare cultura sistematica: le procedure operative devono essere chiare, semplici da consultare e coerenti con il contesto reale. È utile introdurre momenti di sensibilizzazione periodici, simulazioni controllate e revisioni delle pratiche con l’obiettivo di stimolare la consapevolezza. Quando i sistemi lo permettono, è opportuno adottare meccanismi automatici di blocco o regolazione che riducano la dipendenza dall’intervento manuale. Le anomalie segnalate, anche se originate da falsi allarmi, non vanno ignorate: ogni segnale merita verifica. Infine, è importante che le responsabilità siano ben assegnate, con una comunicazione interna trasparente che permetta segnalazioni di criticità e un continuo miglioramento del sistema di sicurezza.