Relazione Inail 2020

INAIL: i dati della Relazione annuale 2020 presentata a Montecitorio

Secondo la Relazione INAIL presentata a Montecitorio il 19 luglio 2021 le denunce per infortunio sul lavoro sono diminuite dell’11,4% rispetto all’anno precedente.

A fronte di una diminuzione rispetto all’anno precedente delle denunce per del -11,4%, si registra una crescita drammatica dei morti sul lavoro con un +13,3%.

È quanto si evince dalla presentazione del presidente dell’INAIL Franco Bettoni tenuta il 19 luglio 2021 nella Sala della Regina a Montecitorio, dinanzi tra gli altri al Ministro del Lavoro Andrea Orlando.

Un’apparente contraddizione, quella illustrata da Bettoni, che risente dell’impatto della pandemia da Coronavirus sulle attività economiche che in molti casi sono rimaste paralizzate nel periodo del lockdown.

Effetto Covid-19 su infortuni e morti sul lavoro: altri dati

Nel 2020 si sono avute 571.000 denunce di infortunio, di cui un quarto dovute al contagio per attività lavorative. Peraltro, gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 375.238 che rappresentano un calo del 9,7 per cento sull’anno precedente, dei quali il 12,97 per cento è avvenuto al di fuori dell’azienda su un mezzo di trasporto o in itinere, ovvero nel viaggio tra casa e lavoro e ritorno.

I casi mortali sono stati 1.538, dalla rilevazione delle denunce avanzate all’Istituto, con una crescita del 27,6 per cento rispetto all’anno precedente nutrita soprattutto dai casi di Covid che costituiscono più di un terzo delle morti segnalate.

Quali sono i numeri degli incidenti sul lavoro?

Tuttavia, sono in netto aumento anche i numeri degli incidenti sul lavoro con un 13,3 per cento in più, passando dai 705 del 2019 ai 799 del 2020.

Il Coronavirus ha avuto un’influenza diretta anche sulla diminuzione delle malattie professionali che in 12 mesi sono diminuite del 26,6 per cento, attestandosi a meno di 45.000. In particolare, i soggetti ammalati sono circa 31.400, dei quali il 38,06 per cento per causa professionale riconosciuta dall’INAIL.

Ovviamente a spiegare l’aumento dei morti non può bastare l’effetto della diffusione del virus, come dimostra l’aumento degli incidenti con esito fatale. Se, infatti, è chiaro l’effetto che la pandemia può aver indotto sul minor numero di incidenti avendo bloccato per mesi diversi comparti economici, non è immediatamente evidente perché siano aumentati i morti rispetto al 2019.


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