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Incidenti mortali in itinere? L’uso del cellulare è ancora la causa principale

Gli incidenti stradali sono tra le principali cause di morte anche sul lavoro. Ecco le cause


Lo affermano i dati Inail contenuti nella pubblicazione ‘Gli incidenti con mezzo di trasporto’, curata dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale Lo studio prende come riferimento l’archivio Istat del 2015 considerandolo anno di test, rilevando 175 mila incidenti stradali di cui oltre 3 mila risultati mortali. Molti di questi incidenti risultano avere un’origine riconducibile all’attività lavorativa.


L’Inail, in quell’anno, ha infatti registrato circa 90 mila infortuni in itinere sulle 640 mila denunce complessive pervenute. Di questi, gli incidenti mortali sul lavoro sono circa 1.200, di cui cui circa 500 (il 42%) è avvenuto con mezzo di trasporto.


Al Nord il numero più elevato di incidenti mortali in itinere


Le morti si sono inoltre verificate principalmente nel tragitto verso il lavoro (54%), entro un raggio di circa 15 km da casa (55%), per un tempo medio di percorrenza per singola tratta di 30 minuti (78%). Il 40% degli infortuni mortali avvengono tra le ore 4 e le ore 9 del mattino e il 17% tra le ore 7 e le ore 8, principale orario di punta per chi si reca a lavoro.


L’analisi evidenzia come il 61% dei casi si sia verificato nel Nord Italia, in particolare il 34% nel Nord-Est e il 27% nel Nord-Ovest. A livello regionale dati pesanti per Emilia Romagna (20%), Lombardia (17%), Toscana e Piemonte (entrambe 9%)i. In quasi tutte le regioni del Sud è invece più contenuto il numero di decessi sul lavoro in itinere (13%).


L’uso del cellulare tra le cause maggiori di morte


La correlazione tra il volume di traffico mobile e gli incidenti ha permesso di determinare una forte connessione tra accesso a Internet e rischio di scontro stradale. Lo studio ipotizza che tale maggior In uno degli studi si mette in relazione l’incidentalità stradale e l’utilizzo di telefonia mobile.


Nel dettaglio, lo studio osserva infatti come la principale causa di infortunio risulti essere la perdita di controllo personale o altrui (60%), equivalente al 65% dei decessi in caso di scontro frontale. Inoltre, nonostante siano obbligatorie da 30 anni, il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza incide negli incidenti ancora per il 4%, mentre il mancato rispetto delle distanze di sicurezza si attesta al 3%.

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