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Analisi degli infortuni mortali nel magazzinaggio: focus su dinamiche ricorrenti e prevenzione

Il settore del magazzinaggio rappresenta una componente cruciale della logistica moderna, dove la gestione dei flussi di merci e materiali richiede un’organizzazione efficiente e sicura. Tuttavia, proprio a causa della natura dinamica delle operazioni e dell’uso di attrezzature come i carrelli elevatori, questo settore presenta rischi significativi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Il quadro normativo di riferimento per la sicurezza nel magazzinaggio è rappresentato dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, noto come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro.

In particolare, gli articoli 17, 28 e 71 impongono al datore di lavoro l’obbligo di valutare tutti i rischi presenti nei luoghi di lavoro, compresi quelli derivanti dall’uso di attrezzature di movimentazione come i carrelli elevatori. Questi obblighi comprendono la formazione e informazione dei lavoratori, l’addestramento specifico per l’uso delle attrezzature e la manutenzione periodica dei mezzi.

Casi emblematici di infortuni mortali con carrelli elevatori

Un’analisi condotta dall’INAIL ha evidenziato casi emblematici di infortuni mortali legati all’uso di carrelli elevatori in contesti di magazzinaggio. Questi incidenti sono spesso caratterizzati da dinamiche ricorrenti che ne evidenziano le cause principali:

  1. Scarsa visibilità: gli operatori dei carrelli elevatori si trovano spesso con una visibilità limitata, dovuta al carico trasportato che ostacola la visuale. Questa limitazione compromette la percezione dell’ambiente circostante, aumentando il rischio di collisioni.
  2. Condizioni operative non idonee: le manovre eseguite in spazi ristretti, su superfici irregolari o senza un’adeguata pianificazione possono portare al ribaltamento del mezzo o alla perdita di controllo.
  3. Assenza di misure preventive: la mancanza di segnaletica adeguata, l’assenza di percorsi separati per pedoni e mezzi e la carenza di dispositivi di sicurezza come cinture di sicurezza o sistemi anti-collisione, hanno contribuito al verificarsi di incidenti gravi.

Questi casi confermano la necessità di una gestione proattiva dei rischi legati all’uso dei carrelli elevatori e di una cultura della sicurezza che coinvolga tutti i lavoratori e i responsabili della sicurezza.

Implicazioni pratiche e misure preventive

Per prevenire gli infortuni mortali nel settore del magazzinaggio, è essenziale adottare un insieme di misure preventive, che devono essere integrate nel sistema di gestione della sicurezza aziendale:

  1. Formazione specifica: garantire che tutti gli operatori di carrelli elevatori ricevano una formazione completa, come previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012. Questa formazione deve comprendere moduli teorici, esercitazioni pratiche e aggiornamenti periodici.
  2. Manutenzione regolare: pianificare e attuare interventi di manutenzione preventiva sulle attrezzature di sollevamento, in conformità con le indicazioni dei produttori e con la normativa vigente.
  3. Organizzazione degli spazi: progettare i layout di magazzino in modo da separare chiaramente i percorsi per pedoni e mezzi, utilizzando segnaletica chiara e ben visibile.
  4. Utilizzo di tecnologie di supporto: implementare sistemi tecnologici di sicurezza, come sensori di prossimità, telecamere di visione posteriore e sistemi anti-collisione, per migliorare la sicurezza degli operatori.

L’applicazione di queste misure non solo riduce il rischio di infortuni mortali, ma contribuisce anche a migliorare l’efficienza operativa e a promuovere una cultura della sicurezza all’interno dell’organizzazione.

La sicurezza non deve essere vista come un semplice adempimento burocratico, ma come un valore fondamentale che tutela la vita dei lavoratori e garantisce la continuità operativa delle imprese.

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