È stato presentato dall’Ispettorato del Lavoro il Rapporto INL attività di vigilanza 2016, risultati dei controlli i materia lavoro e legislazione sociale effettuati nel 2016.
Lo scorso anno sono state ispezionate 191.614 aziende,
tasso di irregolarità del 63%, infrazioni riscontrate in 120.738
realtà. Per quanto riguarda gli organi di controllo questo il dettaglio: Ministero Lavoro 141.920 aziende, Inps 28.818, Inail 20.876.
Questi i numeri delle infrazioni: 120.738 imprese irregolari, 186.027 i
lavoratori irregolari (+2% rispetto al 2015), 62.106 i lavoratori in
nero (-4%). Totale raccolta contributi e premi evasi 1.101.105.790 euro.
In merito alla sicurezza sul lavoro riportiamo i dati sulla Vigilanza tecnica contenuti nell’area del rapporto Vigilanza del personale ispettivo degli uffici territoriali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (oggi
Ispettorati territoriali del lavoro dell’INL). Segnalando che nel
documento sono riportati in dettaglio dati quantitativi e qualitativi
per settori come agricoltura, industria, edilizia, terziario;
quindi lavoro nero; indebita percezione dell’esonero triennale della
contribuzione per l’assunzione di lavoratori subordinati; caporalato;
corretto utilizzo dei voucher; autotrasporto; corretta qualificazione
dei rapporti di lavoro; esternalizzazioni fittizie; cooperative di
lavoro; Ccnl sottoscritti da OO.SS prive di rappresentatività;
lavoratori svantaggiati; orario di lavoro; imponibile
evaso e importi sanzionatori, sospensione dell’attività imprenditoriale;
vigilanza straordinaria; conciliazioni; prevenzione e promozione;
progetto qualità.
Nel 2016 sono state 25.834 le aziende controllate per quanto riguarda la normativa sulla sicurezza sul lavoro,
30.252 le violazioni, 27.480 quelle prevenzionistiche, 2.771 quelle di
carattere tecnico. In particolare: rischi caduta dall’alto 26,87%; altri
rischi rilevati 21,43%; sorveglianza sanitaria 11,93%; rischi elettrici
macchine Dpi Durc 9,85%; formazione e informazione 8,60%; 8,09%
valutazione rischi Pos Psce Duvri; obblighi coordinatori e committenti
7,37%; tessera riconoscimenti edilizia 4,11%; rischi investimento e
seppellimento 1,51%; videosorveglianza 0,11%.
“In relazione alle sanzioni contestate in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, un’analisi particolare deve essere riservata all’insieme dei dati riferiti alle violazioni
delle norme contenute nei titoli III “Uso delle attrezzature di lavoro e
dei dispositivi di protezione individuale” e IV “Cantieri temporanei o
mobili” del D.Lgs. n. 81/2008 (c.d. T.U. Sicurezza) nel settore delle
costruzioni. In tale ambito, in cui gli ispettori del lavoro esercitano
una specifica competenza in materia prevenzionistica, sono state
ispezionate n. 18.954 aziende delle quali n. 13.943 sono risultate
irregolari (a fronte di n. 18.814 accertamenti definiti) con un tasso di
irregolarità pari al 74%, che registra un aumento di +3 punti
percentuali rispetto al 2015. Si precisa che in occasione dei citati
accertamenti sono stati contestati n. 20.651 illeciti.
Al riguardo si segnala il dato percentuale sostanzialmente stabile nel tempo, pari al 48,88%, delle violazioni riscontrate in edilizia connesse a rischio di caduta dall’alto rispetto alla totalità degli illeciti accertatiin tale settore”. “Inoltre tra le violazioni di cui ai
suddetti titoli III e IV più rilevanti in edilizia rispetto al quadro
generale emergono quelle relative agli obblighi dei coordinatori e dei
committenti che corrispondono al 13,19% degli illeciti accertati”.
7.020 le sospensioni di attività imprenditoriale ai sensi
dell’artcolo 14 del Testo Unico sicurezza lavoro, di queste 7.013 per
lavoratori in nero in misura pari o superiore al 20% di quelli presenti
sul lavoro e 7 per violazioni gravi o reiterate della normativa sulla
sicurezza sul lavoro.