Crescono le ispezioni in azienda (+22%) ma anche le violazioni in oltre 100mila aziende sottoposte ai controlli. L’INL anticipa anche che la programmazione della vigilanza per il 2023 si indirizzerà principalmente su edilizia, agricoltura, logistica e trasporti.
Ispezioni, i dati INL
Il tasso di irregolarità è pari al 72%, con un incremento di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Il personale ispettivo ha recuperato, a tutela dei lavoratori interessati, 1.153.324.990 euro di contributi e premi evasi, con un incremento pari al 3,75% e con un recupero previdenziale per ogni azienda ispezionata di 14.034 euro (13.127 euro nel 2021: incremento di quasi il 7%).
Come abbiamo detto, salgono gli accessi per profili di salute e sicurezza sul lavoro (17.035 nel 2022 a fronte di 13.924 nel 2021), ma anche le violazioni contestate (+44%). Si ricorre di più ai provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, (8.210 a fronte dei 3.971 dell’anno precedente), di cui circa il 35% (2.814) determinati da gravi violazioni in materia di sicurezza.
Nel corso del 2022, il personale ispettivo ha maggiormente fatto ricorso anche ai poteri di conciliazione monocratica e di diffida accertativa in un’ottica di snellimento dei tempi e delle modalità procedurali di intervento a tutela dei crediti vantati dai lavoratori.
“Il dato è forte e preoccupante – afferma Unasf Conflavoro PMI -, ma è anche giunto il momento di rivedere la normativa in senso più “accessibile” per le imprese, il che non significa assolutamente renderla più leggera negli obblighi, ma facilitare l’adempimento di questi obblighi. In che modo? Con una semplificazione normativa, appunto, con una formazione differente e soprattutto sostenendo le imprese nei tanti, e più che giusti, adempimenti al dlgs 81/08. In media si contano tre morti sul lavoro al giorno, un dato ancora troppo alto che conferma la necessità di cambiare approccio alla materia creando un sistema premiante per le aziende virtuose”.
“Unasf Conflavoro PMI, insieme alle altre maggiori associazioni HSE riunite nell’Italian Summit HSE, ha lavorato ad una serie di proposte per la semplificazione normativa e ad una proposta di credito di imposta per sostenere le aziende nei costi per l’adempimento agli obblighi previsti dalla normativa di sicurezza. La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità“.
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