La gestione della sicurezza nei grandi eventi è regolata dal Titolo IV del DLgs 9 aprile 2008, n. 81, relativo ai cantieri temporanei e mobili. Questo è integrato dal Decreto Interministeriale del 22 luglio 2014, noto come “Decreto Palchi”, e dalla Circolare n. 35 del 24 dicembre 2014. L’insieme di queste disposizioni disciplina in modo puntuale la progettazione, l’organizzazione e la conduzione di eventi che prevedono strutture temporanee e un’ampia presenza di lavoratori e pubblico. La normativa è applicabile ad attività come concerti, fiere, spettacoli teatrali o manifestazioni sportive, tutte accomunate dalla complessità logistica e dall’elevato livello di rischio potenziale.
Il Decreto Palchi e le specifiche per strutture e impianti nei grandi eventi
Il Decreto Palchi introduce requisiti tecnici specifici per la realizzazione di palchi, tribune, coperture, torri faro e altri allestimenti temporanei. Tali strutture, che devono essere sicure, stabili, facilmente montabili e smontabili, sono definite “opere temporanee” e devono essere costruite secondo criteri di modularità, trasportabilità e riutilizzabilità. Le installazioni devono inoltre rispondere a requisiti di resistenza, sicurezza elettrica e compatibilità con la destinazione d’uso. Il decreto richiede l’impiego di materiali certificati e la verifica statica delle strutture, nonché la presenza di sistemi di accesso e vie di fuga sicure per operatori e spettatori.
Le indicazioni operative della Circolare n. 35/2014
La Circolare n. 35/2014 fornisce un ulteriore chiarimento sull’ambito applicativo del Decreto Palchi, definendo i criteri che qualificano un’opera come “temporanea” e suggerendo modelli semplificati per la redazione dei Piani di Sicurezza e Coordinamento. La Circolare ribadisce che la responsabilità principale della sicurezza è in capo al committente, che deve verificare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese, garantire la formazione degli operatori e assicurare che le strutture siano installate da personale formato e abilitato.
Le fasi dell’evento: dalla progettazione allo smantellamento
L’organizzazione di un grande evento si articola in tre fasi operative distinte: allestimento, svolgimento e smantellamento. Nella fase di allestimento è necessario pianificare il cantiere, predisporre il DVR e il PSC, nominare il Coordinatore della Sicurezza e selezionare imprese qualificate. Durante l’evento, le misure di sicurezza devono essere costantemente monitorate, con un sistema di vigilanza attivo e un piano di emergenza operativo. Infine, durante lo smantellamento, devono essere mantenuti gli stessi standard di sicurezza del montaggio, evitando che il calo dell’attenzione esponga i lavoratori a rischi residui.
Obblighi e responsabilità del committente
Il committente, pubblico o privato, riveste un ruolo chiave in tutte le fasi operative. Deve predisporre un’organizzazione della sicurezza strutturata, con nomine formali, piani di sicurezza dettagliati e procedure di controllo efficaci. È suo compito verificare la conformità tecnica delle imprese appaltatrici, assicurare che tutto il personale sia adeguatamente formato e vigilare sulla corretta attuazione delle misure previste. La mancata osservanza di questi obblighi può comportare gravi responsabilità civili e penali.
Compiti operativi per imprese e lavoratori
Le imprese coinvolte devono fornire personale formato e dotato di dispositivi di protezione individuale, applicare le procedure previste dai piani di sicurezza e collaborare attivamente con il Coordinatore. I lavoratori devono ricevere una formazione mirata ai rischi specifici legati al montaggio e smontaggio delle strutture, all’uso dei DPI e alla gestione delle emergenze. È importante che il personale sia coinvolto nel processo di prevenzione, anche attraverso la segnalazione di criticità operative.
Opportunità e criticità da gestire
Tra i benefici di una gestione corretta vi sono la prevenzione degli infortuni, la maggiore efficienza organizzativa e la valorizzazione dell’immagine dell’organizzatore. Tuttavia, la complessità dell’intervento richiede competenze elevate, coordinamento costante e risorse economiche adeguate. Le difficoltà principali derivano dalla necessità di integrare più soggetti operativi, rispettare tempistiche strette e affrontare eventuali imprevisti legati alla logistica o al pubblico.