lavoro sedentario

Lavoro sedentario: rischi, conseguenze, suggerimenti dell’EU-OSHA

Un documento prodotto per la campagna europea 2020-2022 sui disturbi muscoloscheletrici si sofferma sui rischi del lavoro sedentario.

Con riferimento alle tante attività lavorative che comportano il mantenimento prolungato della posizione da seduto, sono ormai accertati i rischi sanitari associati a uno stile di vita sedentario. Tra questi vi sono l’aumento dei rischi di disturbi muscoloscheletrici (DMS) e altri problemi di salute, come il diabete e le cardiopatie.

Tuttavia è possibile “ridurre al minimo questi rischi sul lavoro grazie a una buona progettazione e promuovendo l’attività fisica e frequenti cambiamenti di postura”.

Per prevenire i DMS è fondamentale adottare una combinazione di misure semplici, mirate all’ambiente lavorativo e all’organizzazione del lavoro e volte a contrastare i fattori psicosociali e ad accrescere la consapevolezza dei lavoratori in materia di buone posture e pratiche di lavoro, senza dimenticare che “apportare modifiche all’ambiente di lavoro è più facile di quanto si pensi”.

A ricordarlo, su uno spazio web dedicato ai rischi del lavoro sedentario, è l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) che, in riferimento alla campagna 2020-2022 “ Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”, ha recentemente pubblicato una nuova scheda informativa dal titolo “Get moving at work” (“Comincia a muoverti al lavoro”) e una infografica che spiegano come l’attività fisica possa diventare parte di ogni lavoro.

Cosa evidenzia la nuova scheda informativa?

La nuova scheda informativa EU-OSHA evidenzia non solo i problemi di salute associati al lavoro sedentario, ma anche cosa fare per integrare il movimento nei processi lavorativi, fornendo esempi di vita reale sul posto di lavoro e link a varie risorse. Ricorda che i disturbi muscolo-scheletrici (DMS) possono derivare da una combinazione di fattori di rischio e tra questi c’è la mancanza di movimento e la mancanza di attività fisica sul lavoro dovuta, per l’appunto, al lavoro sedentario.

Queste alcune raccomandazioni sulla postura seduta durante il lavoro:

  • “non superare le 5 ore di posizione seduta al lavoro ogni giorno;
  • fare delle micro-interruzioni almeno ogni 20-30 minuti;
  • alzarsi sempre per almeno 10 minuti dopo 2 ore di seduta;
  • lavorare in modo attivo e alternare la seduta, l’attività in piedi e il camminare.

Cosa possono fare i datori di lavoro?

  • consentire ai lavoratori di alternare posizione seduta, stare in piedi e muoversi; motivare i lavoratori a fare delle pause, muoversi e fare stretching;
  • impostare dei tempi massimi di posizione seduta e dei tempi per lo stretching e lo spostamento;
  • introdurre attività di stretching negli incontri;
  • fornire scrivanie sit-stand e sedute che consentano il cambiamento di postura;
  • fornire telefoni cordless in modo che i lavoratori possano camminare e parlare;
  • rimuovere le stampanti dai singoli uffici e spostare i contenitori in una posizione centrale.
  • fornire app per computer che forniscano promemoria e indicazioni relative alle pause.

La tua sicurezza passa dalla formazione! Scopri di più

Come possiamo aiutarti?