Il Regolamento (UE) 2024/573 sui gas fluorurati a effetto serra sostituisce il regolamento precedente (UE) 517/2014 e introduce nuove regole relative a produzione, importazione, uso, manutenzione, recupero, riciclaggio e distruzione dei gas fluorurati, prevedendo anche obblighi di certificazione per il personale tecnico.
In Italia tali disposizioni sono recepite attraverso il D.P.R. 146 del 16 novembre 2018, che istituisce un registro nazionale per imprese e persone certificate operanti su impianti contenenti F-Gas.
Principali vincoli su uso, immissione sul mercato e riduzione progressiva
Il nuovo regolamento impone limitazioni sempre più stringenti per l’immissione sul mercato e per la manutenzione di apparecchiature con F-Gas in base al loro potenziale di riscaldamento globale (GWP).
Dal 1° gennaio 2025, ad esempio, sarà vietato l’utilizzo di gas fluorurati con GWP pari o superiore a 2.500 per la manutenzione di apparecchiature di refrigerazione. Sono previste ulteriori restrizioni progressive anche per pompe di calore e condizionatori. Le norme riguardano inoltre l’etichettatura, il recupero dei gas esausti e la loro corretta distruzione al termine del ciclo di vita.
Obblighi operativi, certificazione e responsabilità delle imprese
Le imprese che operano su impianti contenenti F-Gas devono essere iscritte al Registro telematico nazionale e utilizzare personale certificato per attività di installazione, manutenzione, riparazione, smantellamento o recupero dei gas. È obbligatorio registrare le informazioni relative alle apparecchiature, comunicare gli interventi, garantire che eventuali perdite siano riparate tempestivamente e mantenere aggiornati i registri. Il mancato rispetto di questi obblighi comporta sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, responsabilità ulteriori per l’azienda.
Tempistiche, divieti e transizione nel settore refrigerazione e condizionamento
Il regolamento prevede scadenze precise per l’eliminazione graduale degli F-Gas con GWP elevato. Dal 2025 entra in vigore il divieto per l’uso di gas con GWP ≥ 2.500 nelle apparecchiature di refrigerazione, con successive riduzioni per pompe di calore e condizionatori.
L’obiettivo è quello di ridurre progressivamente l’impatto climatico dei gas fluorurati entro il 2030. In casi specifici sono previste deroghe temporanee, qualora non siano disponibili alternative tecnicamente o economicamente sostenibili, purché sia sempre garantita la sicurezza degli impianti.