Nuovo Accordo Stato-Regioni 2025: regole più chiare sulla formazione obbligatoria

Nuovo Accordo Stato-Regioni 2025 pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 24 maggio 2025 (n. 119), è ufficialmente in vigore il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

L’intesa, raggiunta il 17 aprile 2025, rappresenta un tassello fondamentale nell’attuazione dell’articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, che prevede l’obbligo per il datore di lavoro di assicurare ai lavoratori una formazione adeguata in relazione ai rischi legati all’attività svolta.

L’Accordo Stato-Regioni sostituisce e unifica i precedenti provvedimenti in materia, razionalizzando un panorama finora frammentato e, in alcuni casi, incoerente tra i diversi settori e livelli di rischio.

Scarica qui il Vademecum di Conflavoro sul nuovo Accordo Stato-Regioni

Viene così superata la frammentazione normativa, offrendo un quadro unitario, coerente e aggiornato, utile sia per i datori di lavoro che per gli enti formatori.

L’Accordo definisce in modo chiaro:

  • le durate minime dei corsi obbligatori;
  • i contenuti formativi essenziali per ciascun percorso;
  • le modalità didattiche e organizzative;
  • i requisiti dei soggetti formatori.

Le novità dell’Accordo Stato-Regioni

È necessario adeguare in tempi brevi i propri modelli formativi, rivedendo i contenuti dei corsi già in essere e allineandoli alle nuove indicazioni. Ciò comporta:

  • un aggiornamento della documentazione tecnica interna relativa alla formazione;
  • una riorganizzazione dei calendari formativi;
  • l’adozione di strumenti per la verifica finale delle competenze.

Una svolta culturale nella formazione

L’Accordo rappresenta un passo avanti anche sotto il profilo culturale: non si limita a riformare l’impianto tecnico della formazione, ma ne rafforza il significato. Passa il messaggio che formarsi non è una mera procedura da adempiere, ma un diritto e dovere fondamentale per garantire la sicurezza individuale e collettiva.

È quindi un’occasione per tutte le aziende per investire sulla qualità della formazione, andando oltre la logica dell’adempimento e adottando un approccio strategico orientato al miglioramento continuo.

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