Nuovo decreto sicurezza lavoro 2025: cosa cambia per l’edilizia

Nuovo decreto sicurezza lavoro 2025: cosa cambia per l’edilizia

Il decreto-legge in arrivo introduce un pacchetto di misure volte a rafforzare la prevenzione degli infortuni e la qualità della formazione per lavoratori, preposti e rappresentanti.

Viene introdotto il “Fascicolo sociale e lavorativo”, unitamente alla piattaforma SIISL, per tracciare percorsi formativi, contratti e certificazioni professionali dei lavoratori, creando una sorta di “badge digitale” utile anche ai controlli. Le modalità di valutazione dello stress lavoro-correlato verranno aggiornate per tener conto delle mutate organizzazioni aziendali, come lo smart working e l’adozione di nuove tecnologie.

Impatti specifici per cantieri e imprese edili

Nell’ambito edile, il decreto enfatizza tre aree chiave: formazione, tracciabilità e gestione del rischio. La formazione sui rischi di cantiere dovrà essere più mirata e, per i preposti, è prevista obbligatoriamente in presenza (in aula o cantiere), non in modalità da remoto.

Il DVR, il POS e i registri formativi dovranno essere coerenti e aggiornati in funzione del Fascicolo/SIISL per garantire allineamento nei controlli.

Il rischio psicosociale sarà rivalutato, integrando stress, molestie e violenza come elementi da considerare obbligatoriamente.

Viene dato impulso alla predisposizione di procedure, permessi e rilevazioni nelle attività in spazi confinati, in attesa dei decreti attuativi definitivi.

Infine, è previsto un incentivo economico per le PMI che adottano sistemi SGSL o modelli organizzativi e di gestione (MOG) per innalzare il livello di governance della sicurezza.

Obiettivi strategici e fasi attuative del decreto

Il decreto punta a consolidare un modello di sicurezza proattivo, combinando formazione strutturata, tecnologie e strumenti digitali per migliorare la prevenzione. Il testo, tuttavia, è ancora in fase di definizione: fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e alla conversione in legge, le misure, le modalità operative e le fonti finanziarie potrebbero subire aggiustamenti. Le parti sociali sono coinvolte nel processo di miglioramento, per adeguare le proposte anche alle specificità territoriali e settoriali.

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