Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, ha introdotto l’articolo 27, comma 11, che prevede un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili. Questo sistema, denominato “patente a crediti”, attribuisce crediti formativi in base alla formazione ricevuta e alle esperienze lavorative.
La patente a crediti è obbligatoria per poter operare nei cantieri e per partecipare a gare d’appalto pubbliche.
La Nota INL n. 964/2025: chiarimenti sull’applicazione delle sanzioni della Patente a crediti
Con la Nota n. 964 del 4 giugno 2025, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha fornito chiarimenti in merito all’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 27, comma 11, del DLgs n. 81/2008, nel caso in cui, durante un’ispezione, venga disconosciuta la natura autonoma del rapporto di lavoro tra una ditta artigiana e un’impresa affidataria, accertando invece una vera e propria subordinazione.
Le sanzioni per le imprese
Quando un lavoratore autonomo viene inquadrato come dipendente, l’impresa affidataria è soggetta alle seguenti sanzioni:
- Sanzione amministrativa: pari al 10% del valore dei lavori, con un minimo di 6.000 euro, non soggetta alla procedura di diffida prevista dall’articolo 301-bis del DLgs n. 81/2008.
- Esclusione temporanea: per un periodo di 6 mesi dalla partecipazione a lavori pubblici, come previsto dal Codice dei contratti pubblici (DLgs 31 marzo 2023, n. 36).
L’assenza di sanzioni per il lavoratore disconosciuto
L’INL ha precisato che, in caso di disconoscimento della natura autonoma del rapporto di lavoro, non è applicabile la sanzione prevista per il mancato possesso della patente a crediti nei confronti del lavoratore autonomo. Questo perché, una volta riqualificato come dipendente, il lavoratore non è più tenuto all’obbligo di possedere la patente a crediti.
Responsabilità del committente
L’INL ha inoltre sottolineato che, qualora l’impresa affidataria sia stata inquadrata come datore di lavoro del lavoratore disconosciuto, non è possibile contestare al committente l’omessa verifica del possesso della patente a crediti. Questo perché, in qualità di datore di lavoro, l’impresa affidataria è responsabile della verifica della qualificazione dei propri dipendenti, ma non dei lavoratori autonomi che operano come tali.
Implicazioni pratiche per le imprese e i lavoratori
Per le imprese
Le imprese devono prestare particolare attenzione alla corretta qualificazione dei lavoratori con cui collaborano. È fondamentale verificare che i lavoratori autonomi siano effettivamente tali e che possiedano la patente a crediti, al fine di evitare sanzioni amministrative e l’esclusione da lavori pubblici.
Per i lavoratori
I lavoratori autonomi devono essere consapevoli dell’importanza di mantenere la propria qualificazione e di possedere la patente a crediti, in quanto la sua mancanza può comportare l’impossibilità di operare nei cantieri e di partecipare a gare d’appalto pubbliche.