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Prevenzione infortuni, SINP differito di sei mesi: quali impatti per i datori di lavoro?

La legge di conversione del decreto legge Milleproroghe sposta, di sei
mesi, l’attuazione del Sistema Informativo Nazionale per la prevenzione
nei luoghi di lavoro. Di conseguenza slitta anche l’obbligo di
comunicazione all’INAIL, a fini puramente statistici, da parte dei
datori di lavoro, degli infortuni sul lavoro che comportano da uno a tre
giorni di assenza. Lo spostamento è motivato dalla necessità di
telematizzare anche i registri degli esposti a sostanze cancerogene e
mutagene.

Tradizionalmente
i “Milleproroghe” intervengono in molte materie prorogando l’entrata in
vigore di norme o procrastinando i termini di attuazione di
regolamenti.


Il testo del D.L. 244/2016 non prevedeva interventi relativi all’entrata in vigore SINP – Sistema Informativo Nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro che, in virtù dell’emanazione del D.M. 25 maggio 2016 n. 183 pubblicato il 27 settembre 2016, avrebbe dovuto essere attuato a partire dal 12 aprile 2017.


Successivamente, con un maxi-emendamento, il governo ha modificato il testo originario del DDL n. 2630 di conversione del D.L. 244/2016, prevedendone lo spostamento di altri sei mesi.
Il testo è stato approvato definitivamente dalla Camera ed è diventato legge.

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